CERIGNOLA – Nella mente dei tifosi del Cerignola rimane l’amarissima serata di Foggia. Smaltire la delusione servirà a prender coscienza della stagione super fatta dagli ofantini, un’annata che sarà difficile migliorare nel futuro prossimo. Alla prima storica apparizione tra i professionisti, il bilancio è di un quinto posto, 60 punti in regular season, terza miglior squadra per rendimento interno nel Girone C, quarti di finale play-off praticamente sfiorati e diverse vittime di lusso. Senza dimenticare il primato di miglior matricola nei tre gironi. Il Cerignola è uscito a testa altissima contro qualsiasi tipo di avversario. Il successo sfiorato contro il Catanzaro, uno dei rammarichi più grandi di questa stagione; gli undici gol valsi tre vittorie contro il Foggia, indelebili nel cuore dei tifosi seppur insabbiate in parte dalla clamorosa rimonta rossonera ai play-off; l’1-0 al Pescara ed il 3-1 all’Avellino in un “Monterisi” fortino, come ormai avviene da anni. Poche gioie in trasferta, una su tutte la vittoria allo “Scida” di Crotone nel sabato di Pasqua. Il Cerignola è arrivato quinto, dietro soltanto a quattro grandi piazze e con alle spalle diverse squadre allestite per fare, almeno, ciò che gli ofantini sono riusciti a fare con assoluta serenità. L’iniziale obiettivo salvezza, alla luce di quanto visto quest’anno, appare oggi riduttivo. E potrebbe apparire tale anche tra qualche mese, alle porte della nuova stagione. Le immagini di Piazza Duomo gremita certificano la ritrovata passione di una città capace di sognare in grande, ma anche un’ambizione crescente da parte di tutta la tifoseria. Al primo anno tra i pro una stagione del genere comporta orgoglio e merito, ma anche degli oneri. Dalla società, alla dirigenza fino, ovviamente ai calciatori, applausi per un grande Cerignola. Confermarsi a questi livelli sarà la nuova sfida del sodalizio gialloblù.
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