CERIGNOLA – Il terzo anno tra i professionisti è alle porte, adesso è tempo di programmazione. L’intenzione, in casa Cerignola, è quella di migliorarsi ancora, di rafforzare la propria posizione nell’élite della terza serie nazionale. Il bagaglio con cui in Via Napoli ci si proietta alla nuova stagione è di un quinto ed un settimo posto, un primo turno nazionale ed un secondo turno playoff, diverse plusvalenze, più di mezzo milione di ricavo dalle cessioni più importanti, qualche errore di cui far tesoro ed un progetto da rinnovare ancora. Il primo tassello da sistemare può apparire scontato ma non lo è affatto, e riguarda il direttore sportivo Elio Di Toro, primo fautore della politica vincente degli ultimi anni, una patrimonializzazione che via via aumenta il valore del club e di cui non sono ancora stati raccolti tutti i frutti. Nelle prossime ore, entro la fine di maggio, il ds, legato all’Audace da altri due anni di contratto, incontrerà il presidente Nicola Grieco per capire se ci sarà ancora condivisione di vedute sul futuro e se, di conseguenza, ci saranno le condizioni per continuare e migliorarsi insieme. La priorità del dirigente abruzzese è quella di restare nella società con cui è cresciuto professionalmente, le sirene però non mancano: su Di Toro ci sarebbero gli occhi di diversi club di Serie C, su tutti la Team Altamura, compagine neopromossa con ambizioni interessanti, ma anche società come Taranto, Spal e Potenza. Normalità per un direttore sportivo capace di distinguersi già alla prima esperienza tra i pro.
Sulla panchina è solida la posizione di Giuseppe Raffaele, sotto contratto fino a giugno del 2025 e già a lavoro per rendere ancor più suo questo Cerignola.
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