Foto: Pescara Calcio

Cerignola, portiere e reparto offensivo tra i rebus dell’estate


Fiera del levante

Come si dice solitamente, per fare una squadra di calcio non bisogna sbagliare portiere e attaccante. Ad Elio Di Toro questo arduo compito. Sì, perché il Cerignola non dovrà soltanto definire la situazione portiere, ma dovrà anche ricostruire un reparto avanzato stravolto dalle dinamiche di mercato. D’Andrea ceduto al Catania per un’importante plusvalenza, con Vuthaj non è scattata l’opzione di rinnovo, Malcore è in rotta col club ed è in lista partenti, la sua pratica è complicata, vista la richiesta economica ben precisa della società sul cartellino. Leonetti è un oggetto misterioso, tra voglia di rilancio e la sensazione è che i gialloblù siano disposti a privarsene qualora ci siano le condizioni, Neglia invece, come nelle ultime sessioni di mercato, è un esubero e piace particolarmente all’Altamura. Per Signorile, fresco di rinnovo, si cerca un’altra soluzione in prestito. Quindi cosa rimane del terzo miglior attacco dell’ultimo Girone C, dei 55 gol stagionali? Salvo sorprese, ben poco. Le situazioni di mercato procedono, però, a fuoco lento. Gli allenamenti e le prime uscite chiariranno anche la collocazione tattica di Vono, finora unico innesto ufficiale, capace di agire da esterno di centrocampo con caratteristiche offensive, ma anche da seconda punta. In tal senso, sarebbe già un primo tassello. Diversa la situazione in entrata. Luca Fabrizi potrebbe essere la punta scelta per ricominciare questo puzzle: potrebbe essere la settimana giusta per l’ex Latina, il Cerignola avrebbe intenzione di affondare il colpo dopo un lunghissimo corteggiamento. Trattativa altrettanto lunga per Luigi Cuppone, come già raccontato tutto ok con il Pescara, distanze ancora ampie invece con il giocatore, che rappresenta l’unica richiesta diretta espressa da mister Raffaele, discorsi quindi destinati a proseguire. Nelle idee della dirigenza, la coppia titolare potrebbe diventare proprio Fabrizi-Cuppone, sarà però il mercato a decidere se questa idea potrà concretizzarsi.
E tra i pali invece, cosa succede? Succede che Umberto Saracco torna una questione attuale per Di Toro, che dovrà scegliere se trattenerlo o reputarlo un esubero, come già accaduto un anno fa. Per Krapikas non decolla alcun discorso di rinnovo, il lituano è attualmente svincolato così come Trezza, Fares dovrebbe restare il terzo. Rimane dunque almeno un vuoto da colmare. In generale, quindi, servirà innanzitutto cedere per liberare delle caselle e per provare poi a rimodellare una squadra destinata cambiare parzialmente volto. Il ritiro, intanto, si avvicina.

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