Nel servizio le parole di Michele Pazienza nel dopo-gara di Taranto-Cerignola.
CERIGNOLA – Come non detto, tra Taranto e Cerignola è maturato uno 0-0. Nel deserto dello “Iacovone” il sodalizio ofantino non è riuscito a sfondare il muro ionico, abile a reggere ogni sortita offensiva avversaria. Un Taranto ben messo non solo in fase difensiva, ma a tratti pericoloso anche dalle parti di Saracco. Ai gialloblù non è arrivata la terza vittoria consecutiva, è arrivato però il quarto risultato utile di fila. Quarto posto momentaneamente sfuggito ma la classifica continua a muoversi, ciò che più interessa a Michele Pazienza.
Una partita maschia, che non ha concesso troppe emozioni. Non è stato il classico match frizzante a cui il Cerignola di Pazienza ci ha abituati.
I gialloblù, nella prima frazione, non hanno voluto forzare troppo la mano, badando più al contenimento. Lo dimostrano alcune scelte di formazione come l’esclusione iniziale di Achik, inserito poi nella ripresa quando il Cerignola si è dimostrato decisamente più aggressivo. Un Audace che forse, almeno come atteggiamento di partenza, avrebbe potuto osare maggiormente, la classifica d’altronde lo permetterebbe. Nonostante ciò, per Pazienza la salvezza non è ancora cosa fatta.
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