CERIGNOLA – Il progetto Cerignola andrà avanti spedito, ma cambierà radicalmente forma, almeno dal punto di vista tattico. Da Michele Pazienza ad Ivan Tisci, da una filosofia contropiedista ad un calcio propositivo. Addio al consueto 3-5-2 che il tecnico sanseverese considerava intoccabile, con Tisci si passerà quasi certamente alla difesa a 4, con una caratteristica precisa: giocare a calcio. Il cambiamento parte da una scelta radicale della società, volenterosa di intraprendere un nuovo percorso dopo quello conclusosi ufficialmente il 21 giugno. 4-3-2-1, 4-3-1-2 o addirittura 4-3-3, difficile capire adesso quale sarà il sistema di gioco che Tisci attuerà col suo Cerignola. Molto dipenderà dalle scelte di mercato, specialmente in uscita: andrà dunque ragionato il futuro di diverse pedine importanti come Achik e D’Ausilio, la cui collocazione tattica potrebbe cambiare rispetto alla gestione Pazienza. Da non sottovalutare un profilo come Samuele Neglia, uscito dalle gerarchie della passata stagione soprattutto per questioni di modulo. Il classe 1991 è rientrato a Cerignola dopo il prestito alla Fermana, non si esclude che possa tornare utile al nuovo tecnico: il suo contratto scade tra un anno e il futuro è ancora tutto da scrivere. Anche l’ultimo arrivato Franco Sosa, voluto fortemente dall’allenatore, può rivelarsi una soluzione versatile per il reparto avanzato, che il Cerignola ha intenzione di rivoluzionare. Vito Leonetti potrebbe essere un altro rinforzo compatibile ai desideri di Tisci, andando ad insidiare proprio la posizione del rientrante Neglia. Prima, però, bisognerà attendere l’evolversi della trattativa.
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