CERIGNOLA – Quattro punti in altrettante gare, il ruolino del Cerignola di Raffaele sembra aver già fatto svanire l’effetto novità: tutti i mali sembravano curati ed i problemi erano ormai diventati un lontano ricordo. E invece no. Il k.o. di Picerno ha ricordato quel Cerignola piatto che più volte ha fatto mugugnare il “Monterisi” in questa stagione troppo altalenante. I due gol fotocopia incassati al “Curcio” aggrava il dato a ben 45 gol incassati, una difesa quintultima in campionato, meglio soltanto di Brindisi, Monterosi, Virtus Francavilla e Turris, squadre già retrocesse o in piena lotta per mantenere la categoria. Sconfitta che evidenzia i limiti caratteriali di un gruppo sotto esame dall’arrivo di Raffaele. Difficoltà che vanno oltre il recente cambio tattico, il ritorno al 3-5-2, credo calcistico di un allenatore che avrà bisogno di tempo e con un importante obiettivo a lungo termine: analizzare al meglio una rosa che sta balbettando più del dovuto e che, in gran parte, ha contribuito al ciclo più vincente della storia del club ofantino. Costruire per il prossimo anno sulla base di come finirà quest’annata particolare. Nonostante i quattro punti in altrettante gare, nonostante le criticità, l’obiettivo a breve termine di Raffaele, il secondo piazzamento playoff consecutivo, resta alla portata, ad un solo punto di distacco: seppur da decimi, rappresenterebbe un gran motivo d’orgoglio per una società novellina tra i professionisti. Servirà però un altro spirito, per tre partite, contro Virtus Francavilla, Foggia e Giugliano servirà un altro Cerignola.
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