TARANTO – il Mudit (Museo degli illustri tarantini) ha ospitato la presentazione del libro di Alessia Nobile dal titolo “La bambina invisibile” in cui si evidenzia il ruolo delle persone transgender.
In occasione del TDoV – Giornata internazionale della visibilità transgender, CEST – il Centro Salute Trans e Gender variant in collaborazione con l’Associazione TGenus e con il patrocinio del Comune di Taranto e del CSV Taranto ETS, ha presentato il libro di Alessia Nobile dal titolo La bambina invisibile.
Dopo i saluti dell’Assessora Servizi Sociali e Integrazione del Comune di Taranto, Gabriella Ficocelli, e del Presidente del CSV, Francesco Riondino, si è discusso del libro e non solo con l’autrice. A moderare è stato Michele Formisano, Presidente CEST.
La bambina invisibile. Diario di una transizione è edito da Castelvecchi. Alessia è una donna transgender, ma questa definizione è solo uno stigma sociale che distorce e cela un mondo di emozioni nascoste nel dualismo più ancestrale, quello tra corpo e anima. Di questa scissione e delle sue conseguenze ci parla Alessia. Dalla sua infanzia in cui emerge la consapevolezza che il suo involucro da bambino è solo un’illusione ottica, perché la sua è un’anima femminile, alla sua adolescenza in lotta tra la solitudine e il desiderio di riprodurre una qualche forma di normalità, dalla costruzione metodica e riflessiva di una identità che non ammette tradimenti conformistici alla transizione che, oltre a sgretolare rapporti familiari e sociali, le serra ogni possibilità lavorativa. Alessia deve rifondare ogni giorno la sua vita e sulla sua strada incontrerà la diafana solitudine di ragazze fragili e il calore empatico di Don Gallo, la tenerezza del gesto infantile di un uomo qualunque e la cattiveria generata dall’ignoranza.
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