CASTELLANA G. – Sostituire ogni giorno una porzione di un alimento ricco di carboidrati con una di vegetali per tre mesi migliora la steatosi ed i segni iniziali di fibrosi epatica. È questo il risultato di un recente studio condotto dall’Istituto Nazionale di Gastroenterologia “de Bellis” di Castellana Grotte su 40 pazienti con steatosi epatica non alcolica, una malattia molto diffusa nel mondo occidentale, che può evolvere verso la cirrosi e a volte verso il tumore epatico. La ricerca ha messo in evidenza, insieme a un miglioramento di tutti i parametri antropometrici trainati dalla diminuzione del peso corporeo, anche una riduzione della steatosi e dei segni iniziali di fibrosi epatica, quantificata attraverso due diversi score che tenevano in considerazione dati biochimici e strumentali. E così ai pazienti affetti dalla patologia sono state fornite porzioni di cicorielle selvatiche, germogli di torzella, cime di rape e senape selvatica grazie a collaborazione con un’azienda foggiana che le ha consegnate al domicilio di ogni paziente.
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