CASTELLANA – La tradizione popolare narra che Vergine della Vetrana, nella notte tra l’11 e il 12 gennaio del 1691, avrebbe salvato la comunità di Castellana dalla violenta epidemia di peste che si era abbattuta in terra di Bari. L’olio della lampada, che ardeva sotto l’odigitria trecentesca custodita nell’attuale convento francescano, fu ritenuto prodigioso per le sue spiccate capacità lenitive e, quindi, eletto dalla comunità segno della benevolenza della Madonna. Sono i Giorni di Fuoco, i festeggiamenti in onore della Vergine la cui rievocazione storica prenderà il via giovedì prossimo, 11 gennaio, nella cittadina delle Grotte, con l’accensione delle Fanove, una tradizione che eleva il fuoco a simbolo di purificazione dal male fisico come dalle “moderne” epidemie di odio e violenza che sconvolgono il mondo. La due giorni continuerà venerdì con la processione e l’appuntamento enogastronomico Fanòva in festa
potrebbe interessarti anche
Premiazioni all’istituto “Mediterraneo” a Maruggio
Colpisce il collega con uno schiaffo: «Mi scuso»
“Decaro eleggibile”, giudici respingono ricorso di commerciante barese
Schiaffo al sanitario: «Ho sbagliato e ho chiesto scusa»
Grottaglie, Ceramiche e orecchiette in volo verso Zurigo
Neonatologia: la dura replica del medico ad Emiliano