“Comportamenti ed esternazioni del signor Salis, padre di Ilaria, la maestra 39nne fermata in Ungheria per presunti atti di violenza nei confronti di tre militanti di destra, sono assolutamente incommentabili. Nulla a che vedere con il comprensibile e motivato impegno di un genitore nei confronti di una figlia ristretta in condizioni oggettivamente discutibili. Salis continua a offendere le nostre intelligenze, oltre che le istituzioni! E, ancora più grave, strumentalizza politicamente un brutto fatto di cronaca, attaccando il governo, che si è ben capito, non gradisce. E con lui chi ha candidato la figlia alle Europee con il preciso ed unico scopo di guadagnarle l’immunità. Una persona con diverse condanne per reati che hanno sempre al centro la violenza e l’insubordinazione nei confronti delle istituzioni a cui però si chiede di intervenire in soccorso. In particolare in una delle ultime interviste del signor Salis lo stesso ha affermato: “non occorrerà attendere ulteriori provvedimenti dei giudici ungheresi perché ci penseranno i cittadini a risolvere eleggendo…”; quindi piena campagna elettorale in barba a qualunque regola. È il caso che si ponga fine a questo abuso. Semmai il signor Salis, che sicuramente si è confrontato con la figlia, spieghi come sono andati i fatti; spieghi perché la figlia si trovasse in Ungheria e cosa realmente stesse facendo. Fino ad oggi non è stato mai chiarito”. Così l’onorevole Giovanni Maiorano di Fratelli d’Italia, componente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati e membro della Commissione Parlamentare Antimafia.
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