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Caso Delnegro: chiesto il rinvio a giudizio per due figli del tranese ritrovato cadavere in Abruzzo

Soppressione di cadavere, truffa ai danni dell’Inps e utilizzo indebito di carta di credito. La Procura della Repubblica di Sulmona ha chiesto il processo per la morte di Bruno Delnegro, 81enne di Trani, trovato il 30 luglio 2022 lungo la strada che porta a Castrovalva, frazione del Comune di Anversa degli Abruzzi (L’Aquila) avvolto in un lenzuolo dentro ad un sacco a pelo, in avanzato stato di decomposizione e con il volto sfigurato dagli animali. Le accuse che verranno affrontate nell’udienza preliminare fissata a novembre prossimo, sono rivolte a vario titolo ai due dei tre figli e della nuora della vittima. L’identita’ del cadavere e’ rimasta ignota per otto mesi fino alla svolta delle indagini dei carabinieri dell’Aquila che, a luglio dello scorso anno, riuscirono a ricostruire l’intera vicenda. Il corpo senza vita dell’81enne fu identificato grazie alla placca che gli era stata applicata nell’ospedale di Barletta, qualche mese prima della morte. Secondo la ricostruzione di procura e carabinieri, l’anziano, all’epoca allettato e incapace di provvedere a se stesso, era stato trovato morto nel proprio letto da uno dei figli che, in concorso con la compagna, aveva deciso di disfarsi del cadavere, mettendolo in un sacco a pelo acquistato immediatamente prima, per poi abbandonarlo lungo la strada di Castrovalva, dopo aver percorso in auto uso circa 350 km da Trani, in Puglia. La coppia, che aveva pianificato tutto nel pomeriggio del 26 luglio 2022, era riuscita a disfarsi del cadavere in soli quattro minuti: l’acquisto del sacco a pelo a Decathlon di Molfetta alle 19,35, poco piu’ di mezz’ora per arrivare a Trani, spogliare e avvolgere il corpo nel sacco a pelo e poi partire alle 20,14 alla volta dell’Abruzzo. Arrivo a mezzanotte e 44 minuti, ripartenza a mezzanotte e 48 minuti, rientro alle 4,45. Tutti i movimenti sono stati ricostruiti con le telecamere del casello autostradale e con l’analisi delle celle telefoniche. Sempre secondo l’accusa i due, avevano architettato il “piano”, al fine di continuare a percepire la pensione di Del Negro, circa 3.000 euro al mese, riuscendo a incassare complessivamente la somma di circa 60 mila euro con pari danno per l’Inps.

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