Il Casarano, solo in testa alla classifica, vive un momento magico. Intervistato dal Corriere dello Sport, Giancarlo Malcore racconta le emozioni di questo periodo che si sta vivendo in terra salentina.
Traguardo Serie C sempre più vicino? “Il Casarano, in estate, ha investito con un unico grande obiettivo: approdare in C. Siamo a un buon punto, ma manca lo sprint finale, nonché decisivo, dipende solo da noi. Attenzione, però, a non cullarci”
Nessun calcolo? “No, assolutamente: siamo consapevoli di dover affrontare dieci finali, ma anche di avere tutte le carte in regola per vincerle. E poi con mister Vito Di Bari abbiamo svoltato….”
Di Bari? “É bravo, preparato, ha idee innovative e coinvolge ogni singolo elemento dello spogliatoio: sono rimasto sorpreso in positivo”
Quinta stagione in doppia cifra, il segreto? “lo vivo per i gol, ma finalizati al raggiungimento di un obiettivo collettivo: non ha senso segnare a raffica e perdere, preferisco realizzarne di meno e tagliare il traguardo. Sono a quota dieci, proverò a contribuire ancora di più per il bene del Casarano. Dispiace, però, aver giocato poco nel girone d’andata”
Problemi solo fisici o anche tecnici che hanno condizionato le esclusioni passate? “Premessa: ho avuto alcuni problemini, quali ad esempio stiramento di nervo sciatico e adduttore, oppure al ginocchio ma li ho anche risolti, Non ho peli sulla lingua: non sono mai stato messo nelle condizioni di giocare e dare una mano concreta al Casarano, Quando stavo bene, le mie esclusioni erano frutto solo di scelte tecniche. Preciso, però, che da calciatore rispetto ogni scelta”.
La scelta di Casarano? “A Cerignola, dopo diverso tempo, qualcosa si era rotto e ho avvertito la necessità di cambiare aria, Mi sono state formulate diverse offerte, principalmente dalla C, ma l’Audace si é imposta: situazioni che nel calcio, però, sono all’ordine del giomo, Non ho pensato alla categoria, quanto alla serietà del progetto e offerta del Casarano, seppur proveniente dalla Serie D, mi ha stuzzicato, Ho deciso, così, di contattare personalmente il presidente Antonio Filograna, profilo di spessore e ambizioso, e in pochissimo tempo abbiamo raggiunto l’accordo definitivo. Scelta che avrei rifatto mille volte: sono in un ambiente che da stimoli particolari e in cui è impossibile non rendere”
A Cerignola è stato Re Giancarlo e a Casarano? “Non so, mi piacerebbe essere il re anche a Casarano cosi come lo sono stato a Cerignola, ma dovrò guadagnarmi questo appelativo, Magari a maggiọ dopo la conquista di un risultato storico”
Da dove nasce l’intesa con Loiodice? “Le nostre qualità stanno emergendo soprattutto grazie al lavoro di Di Bari: è grazic a lui se siamo diventati una macchina da guerra. Poi, che dire dei miei compagni: Loiodice lo conosco a memoria, ha qualità ed estro, ma ci tengo a citare anche il giovane Ismael Cajazzo che, pur essendo govanissimo,è devastante”.
Cerignola in B? “Lo meriterebbero: al di Ia di com’è finita, io ho dato tanto a Cerignola, ma anche Cerignola a me.Mi auguro,di tutto cuore che raggiungano lobiettivo”.
Come si vive il primato a Casarano? “Consapevoli di essere forti, ma anche di non aver realizzato nulla, almeno finora. Dovessimo riuscirci, sarebbe il meritato riconoscimento per tutti gli sforzi profusi finora da questo meraviglioso gruppo”
La scorsa estate ha perso la C. La ritroverà la prossima? “Penso proprio di sl. Voi che dite, non me lo merito? (ride, ndr)”
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