Sarebbe un fucile da caccia l’arma utilizzata per uccidere in casa Antonio Calò e la moglie Caterina Martucci, i cui cadaveri sono stati scoperti ieri pomeriggio poco dopo le 18 dal fratello dell’uomo.
Antonio giaceva sull’uscio mentre Caterina è stata trovata in camera da letto. Quest’ultima pare stringesse tra le mani il suo telefono cellulare, probabilmente nel tentativo di chiamare qualcuno. Entrambi, da una prima ispezione, sembrano essere stati colpiti da una fucilata al capo. In casa i carabinieri avrebbero repertato due cartucce. L’arma del delitto non è stata recuperata. Secondo una prima ricostruzione il duplice omicidio risalirebbe a circa 24 ore prima il ritrovamento dei due cadaveri.
In casa, militari hanno trovato la tavola imbandita per la cena e una pentola sui fornelli. Le due vittime vivevano con la pensione sociale dell’uomo pari a 480 euro. Spesso erano i vicini ad aiutarli economicamente o facendo la spesa.
Gli inquirenti escludono possa essersi trattato di un tentativo di rapina finito nel sangue sia perché in casa non c’erano segni di effrazione e l’appartamento non era a soqquadro, sia per le precarie condizioni economiche della coppia. Sappiamo – confermano i parenti – che Antonio questo mese non aveva ancora ritirato la pensione. La notte scorsa, dopo la scoperta dei cadaveri, gli investigatori hanno eseguito 4 perquisizioni perlopiù a casa di familiari delle due vittime ed hanno ascoltato una decina di persone tra parenti ed amici della coppia. Non sono stati eseguiti esami dello stub.
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