“Purtroppo non trovano pace i poliziotti penitenziari di Foggia. Esasperati, stanno presentando in massa (in due ore più di 30) richiesta di trasferimento in altre carceri, nonostante rischino di allontanarsi dallo loro famiglie”. Lo scrive in una nota Federico Pilagatti, segretario nazionale del Sappe, il sindacato nazionale autonomo della Polizia Penitenziaria.
“Nella mattinata di martedì 20 giugno – aggiunge Pilagatti -, è stato comunicato ai lavoratori che a causa della grave carenza di organico e del continuo arrivo di detenuti (650 invece dei 360 previsti) non sarà possibile nemmeno fruire di qualche giorno di ferie. La notizia ha scatenato la rabbia dei poliziotti, già costretti a lavorare in condizioni massacranti in violazione di costituzione, leggi e contratti, nonché di accordi sindacali per orari, riposi, congedo e altro. A fronte di questa ennesima sopraffazione, in un primo momento gli agenti avevano pensato a proteste molto più dure e clamorose, ma avrebbero comportato conseguenze serie nei loro confronti”.
“Per denunciare questo ulteriore abuso, i poliziotti hanno deciso di presentare in massa richiesta di trasferimento in altra sede, poiché ormai il penitenziario del capoluogo dauno è abbandonato a se stesso nonostante le promesse del Capo del DAP Russo e del Capo del Personale Parisi, in visita a Foggia circa un mese fa per inaugurare il tenimento agricolo, e per il disinteresse del provveditore regionale Martone che continua a riempire come il carcere come un uovo”.
“Il SAPPE ritiene si sia imboccata una via di non ritorno, poiché il personale sta gettando la spugna e questo aggraverà ulteriormente la situazione. Si vuole solo segnalare che tre anni fa, all’epoca dell’evasione di massa di 72 detenuti, su cui non si sono mai volute trovare le responsabilità, il carcere di Foggia conteneva 590 detenuti, mentre ora ve ne sono circa 650 e il personale presente si è ridotto. Pertanto, siamo molto preoccupati per quello che potrà accadere a breve”.
“In questi mesi, se non anni, i poliziotti di Foggia c’è l’hanno messa tutta per portare a avanti una barca che fa acqua da ogni parte: ora è il momento della resa dei conti, ognuno deve prendersi quelle responsabilità che il SAPPE ha raccolto nell’esposto presentato mesi fa alla procura della repubblica”.
“Chiediamo al viceministro Sisto e ai parlamentari foggiani e pugliesi di intervenire concretamente sulla questione delle nostre carceri, poiché eventuali disastri si riflettono negativamente sui territori e sui cittadini. Non è possibile che da anni la regione Puglia risulti essere la più affollata della nazione, con il minor numero di poliziotti e nessuno fa nulla”, conclude Federico Pilagatti.
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