Un’attività che non ha avuto sosta per tutto il periodo estivo, quattrocento controlli in poco meno di tre mesi, un vero e proprio blitz senza soluzione di continuità. Il bilancio ha portato a significativi risultati ottenuti dai Carabinieri del N.A.S. di Taranto, che hanno intensificato i controlli nelle zone ad alto afflusso turistico in vari settori di intervento, tra cui stabilimenti balneari e termali, villaggi turistici, campeggi, acquapark, centri benessere, agriturismi, ristoranti, punti di ristoro autostradali, servizi di continuità assistenziale e strutture socio-sanitarie. Una media di più di quattro ispezioni al giorno, una stretta dai numeri rilevanti.
In particolare sono state ispezionate 400 strutture (di cui 123 risultate “non conformi”), elevando 179 sanzioni per violazioni di carattere amministrativo, per un importo pari a circa 100.000,00 euro, segnalando 94 persone alle autorità amministrative competenti.
Particolarmente significativi i dati relativi al settore alimentare (compresi ristoranti, agriturismi e depositi), ove sono stati sottoposti a sequestro amministrativo o avviati all’immediata distruzione oltre due tonnellate di alimenti (prodotti carnei e ittici, formaggi, farine, pasta e pane, vino), del valore complessivo di oltre 40.000,00 euro, e sottoposti a chiusura immediata, per gravi carenze igienico sanitarie (accertate unitamente al personale medico delle competenti Asl), diciannove imprese alimentari, del valore quantificato in euro 6.500.000,00.
In merito alle strutture socio assistenziali, ispezionate in concomitanza con il periodo di maggior afflusso di anziani ospiti, sono state rilevate, a vario titolo, carenze organizzative, strutturali o funzionali in tre strutture (numero di ospiti maggiore rispetto al consentito, pulizia insufficiente in alcuni locali o carenza di determinate figure professionali) e sono stati segnalati alle competenti Autorità i rispettivi titolari. Anche un centro estetico è finito nel mirino degli investigatori e sottoposto a chiusura immediata in quanto al suo interno era stata avviata un’attività ricettiva del tutto abusiva.
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