Caos Policlinico Foggia, sorella della 23enne morta accusa medici

Un lungo post di denuncia è stato pubblicato sui social dalla sorella di una giovane di 23 anni, deceduta il 4 settembre scorso durante un intervento chirurgico al Policlinico Riuniti di Foggia.

La ragazza era ricoverata da giugno dopo un incidente stradale avvenuto mentre era su un monopattino. Alla sua morte è scoppiato il caos in ospedale, tanto che i suoi parenti hanno aggredito il personale medico del reparto di chirurgia toracica.

Nel suo sfogo sui social, la sorella della giovane non ha negato l’aggressione, ma ha parlato di “falsità” diffuse sulla vicenda e ha accusato i medici di essere responsabili della morte della ragazza. Secondo il suo racconto, la 23enne si stava riprendendo dopo un lungo ricovero e doveva essere trasferita a Roma per un intervento specialistico alla trachea, in seguito a una tracheotomia effettuata dopo l’incidente.

Il giorno del decesso, la giovane aveva comunicato ai familiari di doversi sottoporre a una visita, ma da quel momento la situazione è precipitata fino alla tragica fine. “Sono morta anch’io con lei”, ha scritto la sorella, esprimendo rabbia e dolore.

Ora, l’autopsia e un’indagine interna della direzione dell’ospedale dovranno fare luce sulle cause del decesso, mentre la Procura di Foggia ha aperto due inchieste: una sulla morte della ragazza e l’altra sull’aggressione al personale sanitario.

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