Canonico-Pintus, respinte le richieste dell’imprenditrice sarda. Si torna in aula ad ottobre

Continua il braccio di ferro in tribunale tra Nicola Canonico e Maria Assunta Pintus. Il 26 luglio scorso si è disputato un altro round della battaglia legale e ad uscirne meglio è stato il presidente della società rossonera. Il Tribunale di Cagliari, infatti, ha respinto le richieste dell’imprenditrice sarda, rappresentante della Map Consulting, che richiedeva il pagamento della somma di 1 milione e 300mila euro quale differenza tra il milione e 800mila euro pattuiti per l’acquisto del Foggia e l’acconto versato da Canonico e il sequestro conservativo delle somme non pagate per l’acquisizione della Corporate Investiment Group, società che controlla il Foggia Calcio. Il giudice Bruno Malagoli ha considerato meritevoli di approfondimento le osservazioni presentate dai legali di Nicola Canonico e della Cn Sport Srl che ritengono che la situazione debitoria del Foggia al momento della vendita fosse maggiore di circa 900mila euro e che lo stesso Foggia vantasse minori crediti per 165mila euro circa. Il tutto, quindi, è stato rinviato al 21 ottobre, quando lo stesso Tribunale si pronuncerà nuovamente dopo aver approfondito ulteriormente le carte. Le conseguenze potrebbero essere molteplici: dall’annullamento del contratto alla rideterminazione del prezzo. Per saperlo bisognerà aspettare almeno altri due mesi.

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