Questa mattina i Carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto Operativo di Lecce hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un 30enne già detenuto in custodia cautelare presso la casa circondariale di Lecce dal 18 novembre scorso, da quando, sempre i militari del Nucleo Investigativo di Lecce, lo tratto in arresto poiché trovato in possesso di una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa.
La misura odierna è stata emessa dal Gip di Lecce, Giulia Proto, su richiesta della Procura della Repubblica di Lecce le cui indagini, condotte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Lecce, collaborati dai militari della Compagnia di Lecce, hanno permesso di accertare il presunto responsabile del tentato omicidio consumatosi il 2 ottobre scorso a Calimera, ai danni di un 56enne, nonché di porto abusivo di arma clandestina.
Nel corso delle indagini, la probabile dinamica degli eventi è stata completamente ricostruita grazie alle immagini riprese dalle telecamere collocate proprio nelle immediate vicinanze del luogo in cui sono accaduti i fatti, avvenuti in pieno centro abitato a Calimera, nei pressi di un Bar e alla presenza di testimoni che avrebbero visto l’arrivo di un individuo a bordo di un auto che avrebbe esploso ben quattro colpi di arma da fuoco all’indirizzo del Doria, ferendolo in varie parti del corpo. L’arresto in flagranza di reato dell’indagato, avvenuto invece il 18 novembre 2022, ha consentito agli inquirenti di rinvenire anche la probabile arma del delitto. In particolare, in quella circostanza, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce, a seguito di uno specifico servizio nella zona PIP di Surbo, hanno fermato l’uomo a bordo di un’autovettura. L’interessato, all’atto del controllo, è risultato essere detenuti in semilibero, evaso dall’istituto penitenziario di Lecce in quanto, il 31 luglio, dopo aver fruito di un periodo di licenza iniziato il 22 giugno, non aveva fatto più rientro presso la struttura carceraria, rendendosi di fatto irreperibile. Sottoposto a perquisizione sul posto, èstato trovato in possesso di una pistola cal. 7,65 in buono stato d’uso, con matricola abrasa, con caricatore inserito contenente n. 8 cartucce, arma che teneva infilata nella cintura dei pantaloni. L’interessato aveva con sé anche un telefono cellulare nel cui interno era inserita una sim intestata ad un cittadino polacco, che risulterebbe trovarsi sul luogo del delitto il 2 ottobre 2022. La successiva consulenza tecnica svolta sulla pistola e l’esame balistico, disposti dalla Procura della Repubblica di Lecce, hanno permesso di accertare la probabile coincidenza tra l’arma ritrovata addosso all’odierno arrestato e i bossoli delle cartucce rinvenuti la sera del 2 ottobre per ferire quasi mortalmente il 56enne.
potrebbe interessarti anche
Lecce, processo case popolari: chieste condanne fino a 9 anni
Brindisi, ancora fiamme alte nel deposito rifiuti: preoccupazione per danni ambientali
Ugento, due tonnellate di esplosivi e armi in casa: arrestato
L’ultimo saluto di Foggia al piccolo Samuele Bruno (video)
Tragedia a Nardò: operaio 70enne muore travolto da un crollo
Lecce, D’Autilia: “Con Sgm contro la violenza sulle donne”