Parole pesanti quelle volate sugli spalti di un impianto di Mesagne, durante una partita calcio provinciale Under 15. Come (purtroppo) spesso accade, i genitori dei giovani aspiranti calciatori hanno inveito durante l’intera durata dell’incontro fra Mesagne e Fasano nei confronti dell’arbitro di giornata, coetaneo dei presenti in campo. Una situazione che ha inevitabilmente creato delle tensioni fra adulti, con protagonisti anche i genitori del giovane direttore di gara, chiamati in causa in difesa del figlio. Fortunatamente in tribuna era presente anche il presidente della BS Sport Fasano Gianclaudio Semeraro, intervenuto per placare gli animi. Quale miglior modo per farlo, se non con una cena tutti insieme. È stata infatti questa la mossa di Semeraro, che ha pensato bene di riunire attorno ad una tavola i genitori dei ragazzi che stavano giocando e quelli dell’arbitro, affinché si potesse presto dimenticare quanto di brutto detto durante la partita nei cofronti del giovane fischietto. La serata è terminata con le sioncere scuse di chi ha detto cose che in realtà non pensava, ma figlie dell’agonismo e del momento.
Mister Gianclaudio Semeraro si è poi espresso così: “Abbiamo voluto lanciare un segnale importante, così da far comprendere l’errore. Non sono atteggiamenti che siamo disposti a tollerare. Chiedere scusa dopo aver commesso un errore è importante, tanto per i genitori quanto per i ragazzi. Sono felice che da un episodio del genere sia addiruttura nata una bella amicizia, il calcio deve essere anche questo”.
Del resto ogni sogno è un sogno, e anche quello di vivere la propria passione con un fischietto in bocca deve essere perseguito. Lo sport è agonismo, ma non deve trasformarsi in uno sfogatoio di frustrazioni. Le parole sono armi, hanno un peso e lasciano ferite che non sempre si rimarginano.
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