“Ci tengo a dire cose essenziali e importanti – ha detto Pierluigi Valentini, dg del Brindisi, durante l’incontro con i giornalisti -. Non è mia abitudine leggere i commenti social, vado avanti per la mia strada come un treno: mi rendo conto però, che i social incidono nella quotidianità dei club. Nella vita, nel calcio in particolare, quando si vince non è mai questione di fortuna o sfortuna: se una realtà è abituata a vincere e l’altra non lo è, ci sono evidentemente delle abitudini diverse”.
“Quando si parla di progetto scegli accuratamente gli interpreti per la tua visione di calcio: abbiamo voluto con convinzione Ciro Danucci, perché è l’allenatore più forte di questo girone. Trovatemi una sola squadra che ci abbia messo tatticamente alle corde. Nessuna ha imbrigliato i nostri ragazzi. L’unica difficoltà che abbiamo registrato è riconducibile ai primi minuti della partita con l’Afragolese. Dispiace che Brindisi non abbia mai imparato la lezione. La storia dice che qui si sono avvicendati decine di presidenti e centinaia di allenatori senza mai nemmeno avvicinarsi alla vittoria. Noi abbiamo un gruppo di ragazzi di cui Brindisi deve essere orgogliosa. Se in questo momento stanno avendo delle difficoltà deve essere il pubblico a trascinarli, devono essere i tifosi a fare la differenza. Nei momenti di difficoltà si vedono gli uomini veri, e noi difenderemo i nostri ragazzi sino alla morte”.
”Oggi ho due certezze: l’amore per la mia famiglia e che Ciro Danucci è i miglior allenatore del campionato. Segnatevi giorno e ora: questo campionato lo vince il Brindisi! Chiedo alla città di Brindisi: non vi siete stancati di vedere vincere sempre gli altri? Non vi siete stancati di vedere che i big match si giocano a Monopoli? I risultati si ottengono restando uniti, non divisi. La critica è legittima, ma non con una squadra a un tiro di schioppo dal primo posto”.
“Questa città ha delle potenzialità incredibili. Sono andato io, da mesagnese, a difendere la credibilità della comunità in una tv campana dopo il match con l’Afragolese. Noi il nostro campionato lo abbiamo già vinto, ma vinceremo anche quello sul campo perché siamo un corpo unico. C’è gente che lavora 20 ore al giorno per il Brindisi. Il nostro magazziniere dopo il match di Altamura, mentre i leoni da tastiera ci distruggevano, piangeva negli spogliatoi per il gol preso all’ultimo respiro. L’unica risposta che mi aspetto è un Fanuzzi pieno domenica, mi aspetto che la città risponda presente”.
”Nella vita ci sono momenti in cui si deve prendere e momenti in cui si deve dare: questo è il momento di dare per tutti i nostri tifosi. Fuori il senso di appartenenza, fuori la voglia di lasciare questa categoria. Si vince con l’equilibrio, quando si ragiona con la testa e non con la pancia. La gestione delle dinamiche significa vivere ogni giorno lo spogliatoio, ecco perché non ci spaventa nulla. Noi domenica faremo una grandissima prestazione, ve lo dico cinque giorni prima, perché crediamo ciecamente in ogni singolo componente della nostra famiglia. Chi vuole salire su questo carro lo deve fare ora che siamo in difficoltà, non quando sarà troppo tardi”, conclude Pierluigi Valentini.
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