BRINDISI – “Il violento attacco ad Elena Cecchettin, che da vittima diventa colpevole basterebbe per indignare, ma il consigliere rincara la dose usando sciocche teorie per giustificare questa presa di posizione. La teoria sul maschio dominante che non si macchia di femminicidio, relegando questo tipo di delitti a soggetti lombrosianamente deboli ed effemminati, esprime un pensiero retrogrado ed è offensiva nei confronti di uomini e donne”. Il Pd di Brindisi non ci sta e attacca senza mezzi termini due post pubblicati su Facebook dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia Cesare Mevoli, finito al centro di un’accesa polemica politica con l’omicidio della povera Giulia Cecchettin sullo sfondo.
I post di Cesare Mevoli
Mevoli – qui il link – prima si lancia in alcune considerazioni su Elena Cecchettin, la sorella della giovane ragazza padovana brutalmente uccisa dal fidanzato Filippo Turetta, elaborando una sua personale teoria sulle dinamiche dell’efferato delitto.
Poi, con un altro post, si concentra sul profilo – fisico e psicologico – dell’omicida, filosofeggiando sull’universo maschile. Qui, il link.
Stefanazzi su Mevoli: “Fa accapponare la pelle”
“Ascoltare considerazioni di questo tenore e di questa gravità, soprattutto da un rappresentante delle istituzioni, fa onestamente accapponare la pelle perché ci fa capire, qualora fosse ancora necessario, quanto radicata e pervicace sia una certa cultura di dominio e sopraffazione maschile. Questa cultura – scrive il deputato Pd Claudio Stefanazzi – non parla solo il linguaggio della violenza ma anche quello della negazione e dello svilimento del problema e delle vittime”.
Contro il Mevoli Pensiero anche Brindisi Bene Comune e alleanza Sinistra/Verdi. “In tali affermazioni retrograde ed oscurantiste ritroviamo – si legge in una nota – tutti i pregiudizi sulle donne come Elena Cecchettin che dovrebbe restare in silenzio con i suoi cari , chiudersi nel dolore e pregare, anziché denunciare e far rumore”. “Resta da chiedersi, ed è una domanda retorica, se Cesare Mevoli può con le sue idee e pregiudizi essere un consigliere comunale di Brindisi, rappresentare tutti i cittadini”.
Il terzo post di Mevoli
“Io non rinuncerò mai – scrive Mevoli in un altro post in replica agli attacchi – ad esprimere il mio punto di vista, che sia condiviso o meno. Io ho contestato ad una ragazzina il diritto di pretendere che ‘tutti gli uomini devono (debbano) chiedere scusa’. Scusa a chi? Per quale motivo? In Italia e nel mondo ci sono uomini che uccidono donne, donne che uccidono uomini, genitori che uccidono figli e figli che uccidono genitori. Sono tutti omicidi, e tutti vanno puniti secondo legge. Ma non credo che ci siano categorie particolari che debbano scusarsi”.
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