Brindisi, Sacra Corona Unita: arrestati cinque mafiosi

L'indagine è stata avviata a seguito di gravi atti intimidatori contro commercianti di San Pietro Vernotico (BR) dall'ottobre 2022

Nella mattinata del 3 agosto 2024, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi hanno eseguito un’importante operazione nelle case circondariali di Brindisi, Lecce e Napoli Secondigliano.

Su mandato del Tribunale di Lecce, firmato da Giulia Proto su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, sono state arrestate cinque persone per reati di “associazione di tipo mafioso” armata, tentata estorsione, porto e detenzione di armi da fuoco e danneggiamenti con esplosivi.

Quattro dei cinque arrestati, già in custodia cautelare dal 22 luglio scorso, sono Omar De Simone, Carmine Antonio Fellini, Daniele Poso e Antonio De Michele. Il quinto arrestato, Cristian Tarantino, detenuto nel carcere di Napoli Secondigliano, è ritenuto il capo e promotore dell’associazione mafiosa affiliata alla Sacra Corona Unita. Tarantino, nonostante fosse in carcere, riusciva a impartire direttive per attività illecite tramite dispositivi mobili detenuti illegalmente.

L’indagine, avviata a seguito di gravi atti intimidatori contro commercianti di San Pietro Vernotico (BR) dall’ottobre 2022, ha documentato l’esistenza di un sodalizio criminale operante nella zona. Tarantino dirigeva l’organizzazione tramite Omar De Simone, che coordinava le operazioni sul territorio.

Nel corso delle indagini sono emersi numerosi elementi probatori: tentate estorsioni, uso di armi ed esplosivi, intimidazioni anche contro la ex moglie di Tarantino e azioni di delegittimazione nei confronti del Comandante della Stazione di San Pietro Vernotico. Tra gli arresti effettuati, figurano anche un minore colto in flagrante mentre posizionava un ordigno esplosivo e un altro individuo trovato in possesso di un fucile AK-47 Kalashnikov.

L’operazione ha portato inoltre al sequestro di armi, esplosivi, droga e dispositivi elettronici utilizzati per comunicare dal carcere. Alla luce della pericolosità delle attività criminali e dell’intensificazione delle intimidazioni nelle ultime settimane, l’ordinanza di custodia è stata eseguita prontamente questa mattina dai Carabinieri.

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