“Il sindaco di Brindisi ha definito l’intervento del sindacato dei giornalisti pugliesi sul reclutamento a titolo gratuito di 5 professionisti nel Comune una “gaffe clamorosa”, poiché si tratterebbe non di uno staff, ma di “privati cittadini che volontariamente hanno deciso di mettere a disposizione le proprie competenze”. Tradotto: quattro amici al bar che vanno a consigliare il sindaco”, comincia così la nota dei componenti del Gruppo Uffici Stampa dell’Assostampa Puglia.
”Ci sarebbe da ridere se non fosse che si tratta di lavoro non retribuito, di diritti non riconosciuti e di comportamenti che, bypassando la legge 150 e trincerandosi dietro l’autonomia dei primi cittadini, altro non fanno che mortificare la professione giornalistica”, aggiungono.
”Duole, inoltre, constatare che se oggi il sindaco sostiene che non si tratti di uno staff, ieri alcuni dei professionisti reclutati nella “Repubblica autonoma di Marchionna” pubblicavano sui loro profili social, con orgoglio e soddisfazione, i titoli di stampa che annunciavano le loro nomine a titolo gratuito”, sottolineano i componenti del GUS Assostampa Puglia.
“Il Gruppo di specializzazione del sindacato dei giornalisti pugliesi non solo conferma la sua netta contrarietà a questa pratica offensiva e lesiva della professione giornalistica, ma invita ancora una volta tutti i colleghi iscritti all’Ordine a non prestare il loro lavoro in assenza di retribuzione, a maggior ragione se i “consigli professionali” richiesti non vengono offerti in un bar o in una cooperativa sociale, ma in una pubblica amministrazione”, concludono.
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