BRINDISI – Cozze, ma non solo, prive di documentazione, ma anche pesca di frodo e banchetti per la vendita abusiva, per oltre un quintale di prodotti ittici sequestrati. Controlli della Guardia Costiera di Brindisi a tutto tondo nelle scorse settimane perché, durante il periodo festività Pasquali, quando la richiesta di prodotti ittici aumenta con conseguente maggior rischio di elusione della normativa di settore, è necessario tutelare i consumatori e le risorse ambientali, contrastando ogni forma di illegalità che possa pregiudicare in maniera significativa gli stock ittici già compromessi ed alterare il principio di concorrenza leale che deve vigere sul libero mercato, in difesa degli onesti lavoratori del settore.
L’operazione, coordinata e disposta dal 6°Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Bari, ha visto i militari di tutti i Comandi pugliesi, impegnati a controllare pescherie, grossisti, mercati ittici, venditori ambulanti, catena della grande distribuzione, supermercati e ristoranti. Ulteriori controlli hanno riguardato la tutela delle specie ittiche pescate, per verificarne le dimensioni e le specie d’appartenenza allo scopo di prevenire le frodi in commercio.
In particolare, i controlli effettuati sul territorio dai militari della Sezione di Polizia Marittima della Capitaneria di Porto di Brindisi, hanno permesso di sanzionare una nota pescheria per detenzione di un consistente quantitativo di prodotto ittico privo di qualsiasi documento che ne attestasse la provenienza. Il prodotto ittico, consistente in circa un mezzo quintale di polpi e seppie, verosimilmente proveniente dalla pesca di frodo, privo di qualunque indicazione utile ai fini della rintracciabilità dello stesso, è stato sequestrato e distrutto. Al trasgressore è stata comminata una sanzione amministrativa per un importo massimo di 4.500 euro.
Inoltre, nel corso di analoghi controlli esperiti per le vie cittadine di Brindisi, i militari hanno provveduto a smantellare un banchetto di “fortuna” allestito per la vendita di mitili (cozze nere), in assenza di condizioni igienico-sanitarie. I mitili, erano stipati su un banco in legno privo di sistema di refrigerazione e protezione. Oltre all’aspetto igienico-sanitario, il prodotto è risultato inoltre sprovvisto di documentazione sanitaria, obbligatori per legge e di qualsiasi documento che ne attestasse la provenienza. In questo caso, il prodotto, ancora allo stato vitale, è stato prontamente rigettato in mare.
I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni su tutto il territorio di competenza, allo scopo di tutelare la salute dei consumatori. In questa ottica, il Comandante della Capitaneria di Porto, Capitano di Vascello Luigi Amitrano, invita tutti consumatori a non effettuare acquisti di prodotti ittici dei quali non sia certa la provenienza, in particolare presso improvvisati banchi di vendita abusivi.
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