Brindisi, pesca di frodo: sequestrato un quintale di cetrioli di mare

BRINDISI – Oltre un quintale di cetrioli di mare pescati illegalmente sono stati sequestrati dalle Fiamme Gialle della Sezione Operativa Navale di Brindisi. Si tratta di 100 chili di oloturie, illecitamente pescate nelle acque antistanti la località di Casalabate. I Finanzieri hanno sequestrato anche l’imbarcazione e le attrezzature utilizzate per la pesca di frodo, denunciando all’Autorità Giudiziaria le due persone a bordo del natante: ora, rischiano ora l’arresto fino a 2 anni e una sanzione di oltre 10mila euro. Le oloturie, altrimenti conosciute come “cetrioli di mare”, risultano necessarie per l’equilibrio del delicato ecosistema marino e della biodiversità e sono spesso oggetto di razzia dei “bracconieri ittici” che le destinano al mercato estero, ove il loro valore raggiunge anche i 700 euro per chilogrammo.

Cetrioli di mare, controlli e sequestri

Sono in corso approfondimenti e verifiche da parte dei Reparti territoriali della Guardia di Finanza pugliese tesi a riscontrare eventuali forme di evasione fiscale connesse all’esercizio abusivo della presunta attività illecita. Quest’anno, i quotidiani controlli svolti lungo la fascia costiera pugliese dai Finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale hanno portato al sequestro di quasi 2 tonnellate di oloturie, nonché alla denuncia di 10 responsabili.

Il costante presidio del litorale costiero e delle acque di competenza regionale delle Fiamme Gialle del comparto aeronavale, in piena attuazione delle esclusive prerogative di “Polizia del Mare”, garantisce una decisa azione di prevenzione e contrasto degli illeciti perpetrati, rendendo possibile la salvaguardia delle risorse ambientali, della salute pubblica e dell’economia sana del territorio.

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