BRINDISI – “No ad una nuova torcia nel porto di Brindisi”, con il Partito Democratico che, con una nota, annuncia la richiesta di una conferenza dei capigruppo in cui affrontare il progetto Edison sul deposito Gnl.
Deposito Gnl, la posizione del PD
La torcia dovrebbe essere alta 45 metri e sarebbe necessaria, secondo quanto emerso dalle carte depositate in comune, per smaltire la frazione di gnl che spontaneamente si trasforma da liquido a gassoso non utilizzato. In torcia verrebbero quindi smaltite le miscela dalle operazioni che accompagnano le operazioni di carico e scarico del gas. Tutto secondo quanto previsto dalla legge, eppure, dubbi e preoccupazioni, in una città e in un territorio che tanto ha pagato, negli anni, sotto gli aspetti squisitamente ambientali, restano. Ance sul fronte Dem.
“Nella scorsa consiliatura il Partito Democratico ha avuto – si legge in una nota della segreteria cittadina – una posizione chiara sul deposito Gnl. L’investimento di Edison rappresentava e rappresenta, in parte, una prima risposta all’esigenza della transizione energetica per il combustile da trazione sia marina che terrestre. Con la stessa lucidità abbiamo sempre considerato la localizzazione individuata una scelta potenzialmente penalizzante per i traffici portuali e per il lavoro della maggior parte degli operatori. Alla luce degli ultimi risvolti ossia con un progetto modificato e la previsione della realizzazione di una torcia elevata ‘vista mare’, e non più a terra come da primo progetto, rafforza la nostra convinzione in quanto oltre alla potenziale penalizzazione dei traffici e delle prospettive degli operatori, rischieremmo un impatto ambientale maggiore. Il PD sta approfondendo la questione mediante lo studio della documentazione ufficiale depositata che, in prima istanza, purtroppo confermerebbe l’ipotesi della realizzazione di una torcia elevata. A questo punto serve subito maggiore chiarezza da parte della società, perché non bastano le rassicurazioni verbali del Presidente di Adspmam Patroni Griffi. Questo territorio non può essere ulteriormente sacrificato e ignorato quando si tratta di scelte di tale portata e per questo – questo l’annuncio del PD – chiederemo una conferenza dei capigruppo in cui affrontare la questione”.
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