I partecipanti alla ‘Cena dei poveri’ si sono radunati in piazza Vittoria a Brindisi per contestare la cena di benvenuto organizzata in città per i leader dei G7 nel Castello Svevo attorno al quale c’è un imponente dispiegamento di sicurezza.
Bobo Aprile, referente del tavolo di coordinamento No G7 Puglia, che ha promosso l’evento per esprimere dissenso contro quelle che ritiene le “politiche di guerra”, di cui si discuterà nel summit fino al 15 giugno, evidenzia: “Non abbiamo nessun motivo per essere contenti di questo G7. Confidiamo nella presenza del Papa per moderare le loro posizioni e concretizzare un’opposizione sempre più vasta. Noi vogliamo portare quante più persone in piazza contro queste politiche di guerra”.
Prima della cena, a base di friselle e cous cous, dibattito sulle varie aree di crisi, dall’Ucraina al Medioriente, passando per il cambiamento climatico e gli organismi geneticamente modificati. La rete delle associazioni che aderiscono, tra cui quelle che difendono i diritti dei palestinesi e del popolo curdo, si schiera anche “contro i cambiamenti climatici per una falsa transizione ecologica” e in favore di “un’immigrazione che sia corretta e non fatta di lager”, sottolineano.
Secondo Aprile è “una guerra economica, sociale e militare: è tutto condensato. L’una vive nell’altra”.
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