BRINDISI – Dopo lo stato di agitazione indetto da sindacati e lavoratori impegnati nell’ambito 14 di Aqp, affidato alla ditta Ingallina srl, riceviamo una comunicazione dalla stessa in merito alle dichiarazioni espresse nel nostro servizio servizio dai lavoratori e sindacati che pubblichiamo integralmente.
“Con il presente ed a seguito del servizio televisivo andato in onda sulla Vs emittente in data 31.10.2022, al fine di replicare e chiarire la posizione aziendale.
Giova precisare che in data 17.10.2022 perveniva a mezzo pec e per il tramite delle OO.SS., comunicazione di stato di agitazione del personale per i seguenti motivi:
- Trasmissione di contestazioni disciplinari;
2. Esecuzione di lavori in reperibilità non contrattualizzata;
3. Sistema di rilevamento dell’orario di lavoro a mezzo app;
4. Diffida ed ODS per la fruizione della pausa pranzo da parte del personale dipendente;
Prontamente l’impresa riscontrava la comunicazione dello stato di agitazione rispondendo punto per punto e comprovando l’infondatezza delle motivazioni a fondamento dello stato d’agitazione.
1. Le contestazioni disciplinari sono regolamentate e previste da apposita legge, regolamento e codice disciplinare aziendale, rientrano fra le facoltà del datore di lavoro, ove si riscontrino delle violazioni, il lavoratore dal canto suo ha gli strumenti di tutela previsti dalla legge per replicare e difendersi, nessun abuso è stato commesso.
2. In merito all’esecuzione di lavori in reperibilità si riscontrava precisando che, i dipendenti, erano stati assunti subentrando nei lavori di pronto intervento sulle reti ad altro operatore economico, che all’atto dell’assunzione avevano liberamente sottoscritto un contratto di lavoro in cui era prevista espressamente la disponibilità all’esecuzione lavori in reperibilità, cosa che veniva fatta anche con l’altro datore di lavoro.
Inoltre al fine di regolamentare l’istituto, inesistente nell’integrativo provinciale di Brindisi, si erano avviate delle trattative nel mese di marzo/aprile, a conclusione delle quali era stata redatta una bozza di integrativo aziendale, atta a regolamentare in primis il funzionamento della reperibilità, trasmessa alle OO.SS. in data 05.05.2022 in word, di modo da permettere modifiche/integrazioni ecc..e, rimasta priva di riscontro fino alla data odierna.
3. Il sistema di rilevamento e timbratura dell’orario di lavoro, è una forma di tutela del lavoratore, il quale si vedrà retribuite le effettive ore di lavoro ordinario e straordinario, eliminando sul nascere contenziosi e rendendo incontestabili i dati dei cedolini paga. Il rilevamento avviene in maniera digitale usando un’App installata su telefono cellulare personale o aziendale, qualora il dipendente non si renda disponibile ad usare il proprio, l’impresa, si è impegnata a fornire un cellulare aziendale, come già avvenuto in alcuni casi, la localizzazione inoltre è attivabile solo dal dipendente all’atto della timbratura.
4. La diffida alla fruizione della pausa pranzo era stata invece necessitata dal rifiuto da parte dei dipendenti di fruire della predetta, rifiuto che l’impresa considera non legittimo anche perché viola le norme specifiche anche in materia di sicurezza sul lavoro, essendo stata concepita come un momento in cui il dipendente può fruire di un momento di recupero psico/fisico.
In data 31.10.2022 si teneva assemblea sindacale per discutere dello stato di agitazione in corso, in cui veniva chiamata ad intervenire anche l’intestata emittente, ma stavolta le motivazioni dello stato di agitazione erano differenti:
– Pagamento degli stipendi
– Sicurezza sul lavoro
Con riferimento a questi due differenti e nuovi punti si precisa che:
1) Dalla data di assunzione ad oggi, i dipendenti sono stati pagati con cadenza di giorni 30, vero entro la data del 27 del mese, ma come stato più volte spiegato sia ai dipendenti che alle OO.SS. per problemi legati a liquidità nei giorni dal 15 al 25 di ciascun mese, si precisa però che non corrisponde a verità che non hanno certezza di ricevere la retribuzione, in quanto anche in data 28.10 gli era stato riferito per il tramite dei tecnici di cantiere che le retribuzioni erano state pagate, quindi alla data del servizio televisivo tutti avevano ricevuto l’accredito dello stipendio.
2) In materia di sicurezza sul lavoro, l’impresa è impegnata da sempre a garantire la sicurezza e salute dei propri dipendenti, vero è che gli infortuni ci sono stati, ma quello di luglio 2022, vedeva coinvolto un dipendente che all’interno di uno scavo largo ben 6 mt ed eseguito con la tecnica della svasatura in quanto profondo, inciampava e rovinava su un tubo al fine di scansare dei detriti che si erano staccati da una parete dello scavo. Dalla disamina dell’occorso e dalle indagini aziendali, tenuto conto anche della relazione trasmessa dal tecnico di cantiere e dalla testimonianza dei dipendenti presenti, non si è rinvenuto nessun pericolo di seppellimento, avendo attuato le accortezze del caso.
Con riferimento al citato infortunio avvenuto nell’area di deposito in data 27.10, si precisa che il dipendente è inciampato mentre movimentava un tubo insieme ad un collega, cadendo ed urtando di schiena su un altro tubo stoccato nell’apposita area.
Senza voler sottovalutare l’accaduto, nel caso del recente infortunio non si rinviene nessuna possibile violazione di eventuali norme di sicurezza, visto che i tubi erano stoccati in apposita aerea ed il dipendente inciampando scivolava e ci cadeva sopra.
Sul punto comunque è già stata avviata un’attività di monitoraggio di situazioni a rischio o mancato rispetto di norme che potrebbe causare infortuni e, ci si impegna ad azzerare i rischi, incrementando le attività formative e di sensibilizzazione del personale.”
Questo il servizio dell’assemblea dei lavoratori dello scorso 31 ottobre:
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