Borgo Mezzanone rappresenta una piaga aperta nel cuore dell’Italia e un esempio lampante dell’inadeguatezza della legge Bossi-Fini, ormai considerata crudele e antistorica. Questo luogo è diventato, secondo Claudio Stefanazzi, deputato pugliese del Partito Democratico, un vero e proprio “girone infernale”, dove migliaia di persone vivono in condizioni disumane, relegate a una sorta di reclusione senza alternative legali e dignitose. Il tutto, sotto lo sguardo di uno Stato incapace di offrire soluzioni concrete per sottrarle allo sfruttamento dei caporali.
Stefanazzi evidenzia che, sebbene il PNRR preveda fondi significativi per ripensare il futuro di Borgo Mezzanone, il dibattito su come utilizzare queste risorse continua a trascurare il nodo centrale: il destino delle persone che vivono in quel campo da anni.
Domani, insieme a Gianni Cuperlo e Leonardo Palmisano, Responsabile immigrazione del PD Puglia, verrà presentata una proposta per superare la legge Bossi-Fini, attraverso la concessione di permessi umanitari straordinari, permettendo così a chi vive in quel “ghetto” di reintegrarsi nel tessuto sociale. “La ghettizzazione per legge – conclude Stefanazzi – non è più tollerabile”.
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