Boom coltivazioni tropicali in Puglia: risposta a crisi climatica e degli ulivi

In Puglia, il cambiamento climatico sta portando a una vera e propria rivoluzione agricola, con un notevole aumento delle coltivazioni di frutti tropicali come avocado, mango e lime. Coldiretti Puglia ha evidenziato come queste colture siano triplicate negli ultimi anni, passando da poche decine a oltre 8mila ettari, in risposta all’innalzamento delle temperature e alla crescente siccità.

La diversificazione colturale è diventata una necessità, soprattutto nel Salento, duramente colpito dal batterio Xylella Fastidiosa che ha devastato 21 milioni di ulivi. Per contrastare questa crisi e valorizzare l’agricoltura, numerosi agricoltori hanno iniziato a piantare anche frutti sub-tropicali come melograni, loti e fichi, oltre ai tropicali veri e propri.

A Castellaneta, ad esempio, sono state piantate altre 3mila piante di avocado, mentre in Salento si contano già circa 100mila piante di avocado e 8mila di mango e lime. Anche le banane, una novità assoluta per la regione, iniziano a fare la loro comparsa.

Secondo Coldiretti, il fenomeno dei “tropicali made in Puglia” è il risultato del surriscaldamento globale, con sette degli anni più caldi degli ultimi due secoli concentrati nell’ultimo decennio. Questa trasformazione è sostenuta dall’intraprendenza di giovani agricoltori, che dimostrano la capacità di innovazione del settore agricolo italiano nell’affrontare le sfide climatiche. Tuttavia, questi cambiamenti climatici hanno anche causato enormi danni, con oltre 14 miliardi di euro persi a causa di eventi meteorologici estremi negli ultimi dieci anni.

La crescita delle colture tropicali in Puglia rappresenta dunque non solo una risposta alla crisi ambientale e agricola, ma anche un esempio di resilienza e adattamento dell’agricoltura italiana.

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