Arrivato nell’ultimo giorno di mercato, Kevin Bonifazi è pronto a tornare protagonista con la maglia del Lecce. Dopo una stagione da comprimario a Bologna, il ventottenne difensore centrale ha scelto il Salento per vivere una stagione da uomo chiave: “È stata un’operazione abbastanza veloce perché gli intenti delle parti erano chiari. Ho fatto con piacere uno sforzo economico perché credo nel progetto e sono molto felice di essere qui”, ha ammesso l’ex Udinese nel corso della conferenza stampa di presentazione.
Gotti: “Con Gotti ho vissuto una stagione particolare per via del Covid, ma ho apprezzato il suo enorme equilibrio. Lo stimo molto sia a livello umano che calcistico. Esprime bene i suoi concetti e riesce a trasmetterli alla squadra. In un gruppo molto internazionale come il nostro, un allenatore del suo calibro è essenziale”.
Trasferta di Torino: “Conosco bene la realtà di Torino, avendo vissuto tre anni tra Primavera e prima squadra. I granata stanno disputando un inizio di stagione strepitoso, sono ad alti livelli e sarà una gara difficile. Le mie condizioni? Non sono al massimo, sono reduce da un percorso riabilitativo, ma in questa settimana alzeremo i carichi di lavoro per arrivare a Torino all’80/85%. Gotti mi conosce perfettamente, sa quello che posso dare alla squadra e la mia attitudine al lavoro”.
Via del Mare: “Lo stadio è molto caldo, bello e pieno. Da avversario, ho sempre visto un bell’atteggiamento da parte dei tifosi giallorossi e unione tra squadra e pubblico. Questo per noi sarà una marcia in più nei momenti di difficoltà, poiché tutti uniti riusciremo a raggiungere la salvezza”.
Campionato: “Nel calcio di oggi vi è sempre meno disparità fisico-atletica tra top club e squadre di fascia inferiore. Questo porta ad una difficoltà maggiore per tutte le compagini. Lo scorso anno, ad esempio, sono stato parzialmente testimone di un Bologna straordinario, arrivato terzo in classifica dopo tanti anni. Non esistono partite scontate e in ogni gara devi dare il massimo”.
Vittoria col Cagliari: “La mano di Gotti si vede negli ideali e nel modo di tenere il campo. Ci sono ancora dei margini con uno spirito come quello mostrato nel match contro il Cagliari puoi migliorare su tutto”.
Gruppo: “Ho vissuto il gruppo per pochi giorni, ma la dimostrazione migliore della sua forza si è vista con il Cagliari. L’unità si vede nei momenti di difficoltà, come nella scorsa gara. Il gruppo ha dimostrato compattezza e un grande spirito di sacrificio”.
Perché Lecce? “Un fattore chiave è stato l’allenatore. Conosco bene Gotti, mi ha trasmesso tanto e mi ha fatto crescere, per questo nutro stima e gratitudine nei suoi confronti. La società, inoltre, è seria e lo ha dimostrato conducendo una trattativa lineare, senza alti e bassi. Giocare in un ambiente come quello del Via del Mare, inoltre, fa la differenza”.
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