LECCE- Blitz delle Fiamme gialle all’alba del 7 luglio presso gli uffici dell’Asl Lecce: a undici persone sono state contestate a vario titolo le ipotesi di reato di corruzione, traffico di influenze illecite e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici.
L’ambito di indagine è relativo ai concorsi pubblici nella procreazione assistita. Notificati anche provvedimenti di interdizione alla professione a medici, dirigenti sanitari e imprenditori. Nell’indagine sono coinvolti anche i neo sindaci di Scorrano e di Otranto.
Nell’inchiesta sarebbe coinvolta anche una suora, legale rappresentante della Pia Fondazione Panico: è accusata di corruzione in concorso con Adolfo Rollo e Ruggiero.
I nomi degli indagati e le misure
L’attività d’indagine è stata coordinata dalla Procura di Lecce su iniziativa del pubblico ministero Alessandro Prontera.
Domiciliari per Totò Ruggeri, Antonio Renna, Mario Romano, Massimiliano Romano ed Emanuele Maggiulli. Obbligo di dimora per il nuovo sindaco di Scorrano, Mario Pendinelli e per Antonio Greco. Divieto di dimora per il sindaco di Otranto, Pierpaolo Cariddi. Divieto di svolgere l’attività professionale per Elio Vito Quarta, Giantommaso Zacheo e Fabio Marra.
Richiesta di sospensione per il dirigente Asl Adolfo Rollo
Infine, c’è anche la richiesta di sospensione del direttore generale della Asl Lecce Rodolfo Rollo che verrà eventualmente applicato all’esito dell’interrogatorio di garanzia.
Sempre nell’ambito del medesimo contesto, si sta altresì procedendo alla notifica di ulteriori 10 informative di garanzia ad altrettanti soggetti coinvolti nelle condotte sopra indicate.
Le indagini, svolte dai finanzieri della compagnia di Otranto e coordinate dalla Procura della Repubblica di Lecce, sembrano aver disvelato un modus operandi grazie al quale il pubblico ufficiale indagato principale avrebbe posto in essere una serie di comportamenti ispirati non solo all’arricchimento personale, ma anche tesi ad assicurarsi e mantenere bacini di consenso elettorale attraverso una gestione personalistica di presidi di potere ormai consolidati in alcuni dei punti nevralgici della macchina amministrativa sia a livello provinciale, sia a livello regionale.
Le condotte delineatesi durante lo sviluppo delle attività operative si sarebbero sostanziate nella promessa di posti di lavoro da parte di alcuni pubblici ufficiali, in cambio di plurime utilità, nel collocamento di persone di fiducia in posizioni strategiche di svariati Enti pubblici, nell’adozione di decisioni dell’indagato principale, ovvero di altre persone a lui vicine, che abbiano comportato nei confronti del medesimo un illecito profitto personale.
L’azione di servizio, svolta in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, testimonia il perdurante impegno della Guardia di Finanza a presidio della sicurezza economico-finanziaria del Paese e nel contrasto delle condotte che impattano sul regolare funzionamento della Pubblica Amministrazione.
Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
Di seguito, si riceve e si pubblica la nota stampa diffusa da Sanita service
“Da notizie di stampa apparse questa mattina sui principali quotidiani on line, è emerso l’avvio di una inchiesta, da parte della Procura della Repubblica e del gip del Tribunale di Lecce, che riguarderebbe importanti esponenti politici locali, nell’ambito della quale, sempre sulla base delle notizie attinte da fonti giornalistiche, apparirebbero riferimenti alla società “Sanitaservice Asl LE”.
Nel rispetto dovuto all’abnegazione e al quotidiano impegno profuso da tutti i dipendenti e collaboratori della Società, e a doverosa tutela della onorabilità della stessa e dei suoi organi tutti, si fa presente che mai e in nessun caso “Sanitaservice Asl LE” è stata interessata da fatti in qualche modo collegati, sulla base delle notizie pubblicate dalla stampa, alle indagini in corso.
In particolare, la selezione di n. 159 unità di personale da destinare ad attività di pulizia/ausiliariato, cui l’indagine sembrerebbe fare un qualche riferimento, è avvenuta con bando ad evidenza pubblica per titoli, preceduta da una prova pubblica preselettiva basata su un set di domande preventivamente messe a disposizione di tutti i candidati mediante pubblicazione sul sito aziendale.
In ragione di ciò, alcuna alterazione o altra indebita valutazione dei titoli degli aspiranti candidati è stata resa possibile, avendo tenuto quale esclusivo obiettivo quello della selezione dei migliori candidati partecipanti alla detta selezione ad evidenza pubblica.
Per tali motivi l’amministratore unico di “Sanitaservice Asl LE”, si riserva di tutelare in ogni sede e in ogni forma la onorabilità e professionalità della Società, ove mai le stesse risultassero in qualche modo lese da fatti che dovessero emergere dalle indagini in corso, ribadendo l’esclusivo obiettivo della Società di collaborare con Asl Lecce, nel pieno ed assoluto rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti, nell’ambito dei vari servizi alla stessa affidati dall’Ente controllante.”
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