BARI – Furto e riciclaggio di autovetture. Con questa accusa gli agenti della Polizia hanno eseguito quattro misure cautelari nei confronti di altrettanti giovani bitontini, tre ai domiciliari, uno con obbligo di dimora. L’indagine della squadra Mobile diretta da Filippo Portoghese e coordinata dalla procura del capoluogo, è partita dal furto di un suv Mercedes spinto da una Golf, nel gennaio del 2023. Il video postato sui social, ha fatto il giro del web in pochissimi minuti. Dopo quel caso, sarebbero 12 gli episodi delittuosi, tutti consumati tra l’aprile e il maggio 2023 e contestabili ai quattro, tutti giovanissimi, tra i 25 e i 22 anni, due dei quali fratelli che avevano messo su un vero e proprio gruppo criminale con un’unica cabina di regia. Il sodalizio poteva contare poteva contare anche su basi logistiche dove custodiva le autovetture utilizzate per compiere i furti, inibitori di frequenze jammer, e arnesi da scasso. In un primo momento, le attività investigative si sono concentrate nelle campagne di Bitonto, dove le autovetture rubate dal gruppo o nella loro disponibilità, sarebbero state “cannibalizzate” in pochissimi minuti. Fondamentale all’indagine, l’individuazione e il sequestro, in uno stabile con annesso capannone industriale recintato intestato a una quinta persona, di un’Audi RS3 di colore nero, con le stesse caratteristiche di un’auto più volte sfuggita ai controlli anche attraverso pericolosi inseguimenti. L’autovettura, dai successivi accertamenti, è risultata rubata con numero di telaio contraffatto. Per gli inquirenti, i pezzi asportati dalle auto sarebbero stati venduti sul mercato nero del sud Foggiano.
potrebbe interessarti anche
Codice Interno, dalla Dda nuovi atti in procura a Bari
Sicurezza, intervista a Giuseppe Tiani, segretario generale Siap
Taranto, il Gruppo Portaerei della Marina di ritorno dall’Indopacifico
Omicidio Rafaschieri, sconto di pena per Palermiti
AV Bari-Napoli, accelerata dei lavori sul lotto Telese-Vitulano
Regione, il rimpasto di Emiliano sui tavoli romani