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Befana, la tradizione resiste: calze in quasi una casa su due

In quasi il 50% delle case italiane sarà appesa la tradizionale calza della Befana, simbolo di una ricorrenza che il 6 gennaio si conferma come il secondo appuntamento più atteso dai bambini dopo il Natale. È quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixè, che sottolinea come l’Epifania rappresenti una tradizione profondamente radicata, anticamente legata ai riti della morte e rinascita della natura dopo il solstizio d’inverno.

Oltre alle calze, un ulteriore 7% degli italiani sceglie di fare altri regali, contribuendo a prolungare la stagione natalizia fino all’Epifania. Negli ultimi anni, l’usanza della calza si è diffusa anche tra gli adulti, trasformando questa data in un’occasione per donare dolci e piccoli pensieri. Tuttavia, non tutti partecipano ai festeggiamenti: il 23% dichiara di non celebrare la Befana, mentre il 26% afferma di non avere nessuno a cui fare regali.

Coldiretti lancia però un appello per una calza più salutare, invitando le famiglie a evitare dolci ultra trasformati, che rappresentano un rischio per la salute. Suggerisce di preferire biscotti artigianali, dolcetti preparati con ingredienti a km 0 e frutta secca, per la quale dal 1° gennaio è obbligatoria l’etichetta d’origine.

Il consumo eccessivo di junk food è infatti una preoccupazione crescente: secondo un’indagine Coldiretti/Censis, l’82% delle famiglie italiane chiede un intervento pubblico per tutelare la salute dei più piccoli, sempre più dipendenti da dolci industriali, merendine e bevande energetiche, con gravi conseguenze sul loro sviluppo e benessere.

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