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Brindisi, battuta di pesca da sessanta chili in zona vietata: due mila euro di sanzione

BRINDISI- Importante operazione in materia di pesca da parte del personale della Guardia costiera di Brindisi. Durante un’attività di vigilanza delle locali attività di pesca, la motovedetta d’altura CP 281 ha sorpreso un peschereccio intento a pescare a strascico in un tratto di mare non consentito.

I militari intervenuti hanno intercettato il peschereccio effettuare una battuta di pesca a circa un miglio e mezzo di distanza dall’imboccatura del Porto di Brindisi, in una zona individuata esclusivamente quale area per l’instradamento del traffico ed all’interno della quale sono vietate la pesca, la balneazione, la sosta e qualsiasi altra attività subacquea o di superficie diversa dal transito.

A seguito dell’accertamento dell’infrazione, il personale della motovedetta CP 281 ha intimato al peschereccio di salpare l’attrezzo da pesca utilizzato in modo irregolare e lo ha successivamente scortato all’interno del Porto di Brindisi.

A carico del comandante del peschereccio è stata elevata la prevista sanzione amministrativa di 2 mila euro, unitamente alla registrazione dell’infrazione nell’ambito del “sistema a punti” in vigore per le licenze di pesca.

Sono state inoltre applicate le previste sanzioni accessorie, ovvero il sequestro amministrativo dell’attrezzo da pesca e del pescato. Il prodotto ittico in questione (circa 60 chili costituito principalmente da triglie, pannocchie e merluzzi), a seguito giudizio di idoneità al consumo umano formulato dai medici del servizio Veterinario dell’Asl di Brindisi intervenuti sul posto, è stato devoluto in beneficenza ad alcuni enti caritatevoli della zona.

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