“E’ una piaga sociale che riguarda alcuni esagitati, che non possiamo chiamare tifosi. Auspico che una volta identificato possa ricevere il Daspo”. Lo ha dichiarato il presidente della Happy Casa Brindisi, Nando Marino, in seguito agli insulti razzisti che un suo cestista ha ricevuto a Scafati (Salerno) al termine della gara di Lega basket, vinta dalla formazione di casa.
In particolare un tifoso campano ha chiamato “scimmia” un atleta di colore della squadra brindisina mentre questi saliva a bordo dell’autobus. “E’ una piaga sociale – ha aggiunto – che dobbiamo emarginare e combattere tutte e 16 le società di pallacanestro italiane, ma anche quelle di calcio, dove purtroppo è sempre più frequente questo tipo di sfogo che non ha nulla a che vedere con la società civile e con lo sport”.
Marino, che è anche ex presidente della Lega Basket, interviene su alcune tensioni verificatesi nel finale di gara, con la procura federale che ha già aperto un’inchiesta. “C’è una grande rabbia perchè ho assistito agli insulti di un dirigente dello Scafati nei confronti degli arbitri al rientro dalla pausa lunga e questa cosa non è stata riportata nel referto finale, dove è stata riportata la rabbia del nostro allenatore”.
Per le presunte intemperanze della partita sono stati dispoti provvedimenti disciplinari della Fip a tesserati di entrambe le squadre: l’allenatore del Brindisi Franck Vitucci ha ricevuto un’ammenda di 3mila euro per “comportamento aggressivo e minaccioso nei confronti degli arbitri a fine gara”. Ammenda di 2mila euro per la società Givova Scafati per “offese e minacce, collettive e frequenti nei confronti dei tesserati avversari”.
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