Il CJ Basket Taranto ha annunciato il tesseramento di Domenico Bitetti. Il lungo tarantino è il secondo tassello del roster che tra un mese giocherà il campionato di Serie B Interregionale maschile 2024/25.
Come per Gianluca Salerno, anche per Domenico Bitetti, conosciuto come Dodo, si tratta di un gradito ritorno. E anche per lui si tratta della terza volta in carriera a vestire la casacca rossoblu.
Il lungo classe ’96 ha cominciato la sua carriera cestistica, giovanissimo, proprio con l’allora Cus Jonico crescendo di pari passo con la società satellite Virtus Support_o Taranto dove ha fatto parte di quella nidiata di tarantini che ha vinto di tutto a livello giovanile. Poi tra il 2016 e il 2018 due stagioni con i cugini della Santa Rita in serie D e, la prima “richiamata” del CJ dove Bitetti ha giocato due stagioni da protagonista in C Gold.
Nelle ultime stagioni Dodo ha giocato nuovamente per la Santa Rita e lo scorso anno a Mesagne e Martina. Ma la sua presenza sugli spalti del Palafiom, del Tursport e del PalaMazzola in questi anni non è mai mancata ed ora non vede l’ora di tornare a dare la carica con il suo marchio di fabbrica, il grido di battaglia in dialetto tarantino “N’ vulim d vuje… nuje!” che oramai fa parte dello “statuto” del gruppo CJ.
Dodo, questo è il tuo terzo approdo al CJ, nel tuo caso come è nata l’idea di un tuo ritorno?
Mi ha chiamato il vicepresidente Roberto Conversano, mi ha detto che aveva bisogno di giocatori tarantini di esperienza per far crescere un gruppo giovane, ma anche di guerrieri che lottano per la maglia. La cosa mi ha fatto piacere e mi ha caricato, non potevo dire di no.
Spesso, anzi sempre presenti sugli spalti in questi anni, possiamo dire che quando fai parte della famiglia CJ lo sei a vita?
Il CJ è la mia seconda casa e la mia seconda pelle. Sono sempre rimasto vicino alla società e alla squadra anche negli anni in cui ho giocato altrove. È bellissimo ora poter rindossare quella canotta e difendere nuovamente i colori della mia città.
Fai parte di quel gruppo storico della Virtus che una decina di anni fa vinse tutto a livello giovanile, che emozione provi oggi a fare un po’ da chioccia alla nuova squadra che sta nascendo?
Quelle stagioni sono indimenticabili, eravamo un gruppo fortissimo che ha vinto tutto. CJ e Virtus per me sono qualcosa di importante, in quegli anni hanno rappresentato per me uno sfogo e un porto sicuro dove trovare grande forza in un periodo difficile della mia vita a livello personale. Ecco perché mi sento onorato a poter restituire in qualche modo, oggi, quello che mi è stato dato”.
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