Stefano Mineo torna al CJ Taranto per ricoprire il ruolo di assistant coach della prima squadra allenata da Mario Cottignoli. Prende il posto di Francesco Russo, che ha già salutato.
Un ritorno gradito quello di Stefano Mineo, che, quasi come un segno del destino, era presente al raduno e ai primi giorni di allenamento in preseason e che ha già fatto parte dello staff tecnico del CJ Basket Taranto nella stagione 2020/21.
Mineo ha iniziato la sua attività di allenatore nel 1996, con l’under 13 del Cras Taranto, con cui ha lavorato per un decennio. Dopo la parentesi di un anno con la Libertas, come responsabile del gruppo Cadetti Eccellenza e al fianco di Pino Calia con la prima squadra nel campionato di Serie D vinto quell’anno, ritorna al Cras per altri 3 anni come responsabile del Settore Giovanile Maschile.
Poi il passaggio alla Santa Rita dove, oltre ad allenare il settore giovanile, ha fatto parte dello staff tecnico della prima squadra, di cui è stato anche primo allenatore nella stagione del salto dalla Promozione alla Serie C. Nell’estate del 2020 approda ala Virtus Taranto e pochi mesi dopo entra nello staff tecnico del CJ Basket in un’annata storica per la franchigia rossoblu che si gioca la promozione in serie A2 ai playoff e raggiunge lo storico traguardo delle finali di Coppa Italia Nazionali, prima volta per una squadra maschile tarantine.
Coach Mineo è l’ennesimo segnale di unione di intenti, collaborazione e sinergia tra il CJ Basket e la Virtus Taranto dove continuerà a guidare le under impegnate nei campionati di eccellenza.
Coach, che sensazioni prova tornando ad allenare la prima squadra di Taranto?
Allenare la prima squadra di Taranto è sempre emozionante e stimolante, stiamo parlando del terzo campionato nazionale: rappresentare la propria città, per noi poi che siamo tarantini è motivo d’orgoglio.
Conosci Mario Cottignoli e conosci Nicola Zicari, uno staff tecnico tutto tarantino, il tuo ruolo sarà importante anche in ottica crescita Virtus, vero?
Con Mario e Nicola c’è un legame molto stretto, ho lavorato spesso con loro, Cottignoli addirittura l’ho allenato nelle mie prime esperienze, quindi un rapporto che va oltre la pallacanestro, questo ci permetterà di capirci prima e al volo. E poi per me è come tornare in famiglia, conosco tutti, è un bell’ambiente. Il mio doppio ruolo tra Virtus e CJ sarà importante per il tipo di lavoro che andremo a instaurare sul binario tra prima squadra e settore giovanile, ho allenato Montanaro e Gigante fino a pochi mesi e li ritroverò dopo il loro esordio in prima squadra in serie B e il nostro lavoro mira a farne crescerne altri.
Come hai visto la squadra, che idea ti sei fatto un po’ più dall’esterno?
Conosco già la squadra, ho avuto modo di conoscere i ragazzi nei primi allenamenti e ho visto tutte le partite. È un gruppo che mi piace, non mollano mai, fanno tanti sacrifici, peccato per le sconfitte specie quelle punto a punto come domenica scorso ma sono sicuro che questa squadra ha il potenziale per salvarsi in un campionato davvero davvero duro. Magari (sorride, ndr) il mio arrivo porterà un po’ di fortuna…
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