I dettagli fanno la differenza. Che poi proprio dettagli non sono, ad esempio, le 11 palle perse e i 10 tiri liberi sbagliati, più che altro regali a un avversario come Acqua San Bernardo Cantù, troppo forte ed esperto per non capitalizzarli al massimo.
Numeri estrapolati forse in modo superficiale da una partita che ha detto tante altre cose e che ha scritto sul parquet del Pala San Giuseppe altrettante verità. La principale è che la squadra che vorrebbe Luca Dalmonte, nonostante il ko, sta prendendo forma, anche solo assumendo come criteri di riferimento la velocita del giro palla e l’intensità difensiva.
Hdl Nardò Basket resta imperfetta, ma certamente migliore di qualche settimana fa. Se la rapidità dei progressi sia sufficiente per le necessità di un contesto di classifica non certo comodissimo, lo scopriremo probabilmente tra qualche settimana.
La lettura da parte del coach granata, intanto, è la migliore prospettiva possibile sulla partita, la terza della fase a “orologio”. “Onestamente – ha detto Luca Dalmonte nel dopo gara -, Cantù ha sempre comandato la partita, questo vuol dire che il nostro approccio non è stato sufficiente. Un vantaggio che abbiamo concesso e che gli avversari hanno saputo gestire. C’è stata una reazione, in parte tecnica e in parte emotiva, che ci ha portati a giocare con palla in mano a un solo possesso di distanza. Credo, però, che occorra andare oltre e imparare da questa partita. Intanto, l’approccio deve essere necessariamente differente, poi tutti devono essere connessi e dare un contributo. Non possiamo permetterci che qualcuno non sia pronto. Naturalmente è una mia responsabilità, me ne faccio carico. 10 tiri di differenza in una partita, che di fatto si decide a un possesso, pesano tantissimo. E questi 10 tiri sono i rimbalzi concessi (sebbene a una squadra con una taglia e una fisicità importante) e sono anche le palle perse, aspetti che meritavano più attenzione. Sul 9/19 dalla lunetta posso dire che possiamo migliorare, ma alla fine è una cosa fuori dal nostro potere di intervento. Invece, ribadisco che possiamo e dobbiamo avere un approccio adeguato e il contributo di tutti nel match”.
Cantù ringrazia e porta a casa. Altro cammino e altre ambizioni per la compagine lombarda che ha evitato non senza fatica l’intralcio Nardò. Coach Devis Cagnardi non può che essere soddisfatto. “Partita difficile su un campo difficile – ha detto – dopo una trasferta lunga e in condizioni non ottimali. Abbiamo provato a indirizzarla subito, cercando di togliere i punti di forza agli avversari e sfruttando anche i nostri vantaggi di stazza vicino canestro. Nel secondo tempo sapevamo che si sarebbe acceso Smith, che ha fatto anche canestri difficili, certamente nelle sue corde. Abbiamo continuato a giocare assieme anche nelle difficoltà, pur perdendo lucidità e concedendo qualcosa di troppo. Nell’ultimo quarto abbiamo fatto solo 13 punti, ma avevamo le guardie davvero a corto di energia. Comunque, è stata una partita che ha premiato il lavoro della squadra. Siamo molto contenti di questa vittoria”.
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