Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

Coach Mecacci (foto Basket Nardò)

Basket A2/M, crollo Nardò: “Non ci siamo presentati, ritrovare amor proprio”

L’analisi di coach Mecacci dopo la debacle interna con Cento: “È doveroso chiedere scusa ai tifosi“

Dopo la pesante sconfitta casalinga contro Cento, l’HDL Nardò Basket sprofonda in un momento critico e si candida, amaramente, a un Oscar per la rassegnazione. Un 72-99 che brucia non solo per il punteggio, ma per l’atteggiamento: una squadra apparsa svuotata, priva di reazione, smarrita.

Coach Mecacci non si nasconde e affida il suo sfogo a parole dure e amare: “È doveroso chiedere scusa ai tifosi – ha detto – anche se non possiamo continuare a farlo senza cambiare davvero. Non ci siamo presentati. E quando non ti presenti, non si parla neanche di pallacanestro”.

Due sconfitte pesanti in pochi giorni, entrambe in scontri diretti: prima a Livorno, poi al Pala San Giuseppe. E sempre con lo stesso copione: Nardò che smette di giocare dopo pochi minuti, che si lascia travolgere senza reagire. “Cento è venuta qui e ci ha presi a pallonate – continua Mecacci – con noi che siamo stati spettatori. Grave farlo in casa, in una gara che contava”.

L’allenatore granata, come sempre, si assume le responsabilità, ma lancia anche un segnale forte: “Se perdi tutti i rimbalzi offensivi, se sei sempre in ritardo, se ti sciogli alle prime difficoltà, allora il problema è profondo. Sono segnali che c’erano già a dicembre, e oggi sono esplosi di nuovo. Così non si va da nessuna parte”.

Il tecnico ha deciso di annullare il giorno di riposo per tornare subito in palestra: “Mi sembra doveroso dopo una figura del genere. Ma mi chiedo se sia davvero la soluzione giusta. Perché se in campo c’è solo paura, se non c’è aiuto, né durezza, c’è poco da fare”.

Il problema, secondo Mecacci, non è più la classifica: “I play-out si faranno con il fattore campo sfavorevole, e va bene. Ma la vera domanda è: c’è ancora amor proprio in questa squadra? Perché senza orgoglio, senza voglia di lottare, stiamo solo aspettando la fine”.

Nel buio di questa domenica amara, una sola nota positiva: i play-out iniziano l’11 maggio. Due partite ancora da giocare. Due settimane per provare a cambiare rotta. A condizione che si riparta dall’unica vera medicina invocata da Mecacci: ritrovare l’amor proprio.

About Author