Potenza-Taranto: fine partita (foto Massimo Todaro/AntennaSud)

Basilicata, gioie e dolori: il bilancio del 2024 di Potenza e Picerno

Un 2024 dai due volti: irriconoscibile e completamente negativo il primo, sorprendente e superiore alla più rosea delle aspettative il secondo. L’anno che si sta per concludere, in casa Potenza, può essere riassunto in questi termini, come un sali e scendi emotivo che di certo non ha annoiato i tifosi rossoblù. Dal crollo alla rinascita, dalla grande paura al sogno Serie B: ha rischiato seriamente di perdere il professionismo la compagine lucana, quint’ultima in classifica al termine dello scorso campionato e ritrovatasi a sfidare il Monterosi Tuscia in un doppio confronto playout da dentro o fuori. Alla fine fu salvezza, preziosa ma troppo sudata, sofferta a tal punto da spingere la società a optare per un cambio di strategia. Niente proclami estivi, niente ingaggi record, si segue la strada della continuità con De Giorgio in panchina. I risultati? Sotto gli occhi di tutti: 35 punti all’attivo, un terzo posto in graduatoria condiviso con Cerignola e Avellino e una distanza dalla vetta occupata dal Benevento di appena cinque lunghezze. Insomma, meglio di così era complicato fare.

Discorso un tantino differente per il Picerno, spintosi fino al secondo turno dei playoff, traguardo mai raggiunto in precedenza e costretto a rivoluzionare in estate dopo un biennio magico targato Longo. Al suo posto in panchina arriva Tomei e la prima parte della nuova stagione è all’insegna delle luci che si alternano alle ombre. Si intenda: i 28 punti totalizzati fino a questo momento e il nono posto condiviso con il Trapani rappresentano comunque un discreto bottino, ma era lecito, dopo quanto accaduto di recente, attendersi qualcosina in più forse, specialmente in riferimento a quanto non fatto in trasferta, lì dove il successo manca esattamente da un girone, dall’affermazione sul campo del Trapani, prossimo avversario. Nulla è ancora perduto e probabilmente il mercato di gennaio rinforzerà ulteriormente la rosa, ma il 2025 dovrà essere l’anno della svolta definitiva, di una maggiore continuità da trovare. La piccola cittadina lucana ha voglia di continuare a sognare.

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