BARLETTA – Clima teso a Palazzo di Città in vista della seduta consiliare del 27 giugno. A Barletta, è scontro tra il sindaco Cosimo Cannito e il presidente del consiglio comunale Marcello Lanotte. Dopo le accuse di PD e Forza Italia sugli incrementi delle tariffe cittadine e la risposta di Fratelli d’Italia, il campo di battaglia si sposta definitivamente sull’aumento della TARI e sul confronto politico, tutt’altro che pacifico, tra Cannito e Lanotte. Botta e risposta sui social tra i due esponenti, ad ulteriore conferma della diversità di vedute all’interno della stessa maggioranza.
Lanotte ricalca le responsabilità del primo cittadino sull’aumento delle tasse, in particolare su quella dei rifiuti, Cannito rilancia imputando l’incremento alle politiche regionali di cui lo stesso Lanotte ha parlato durante la pandemia.
Tra le cause dell’aumento, la delibera dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, che ha stilato le percentuali di incremento e i parametri a cui i comuni devono sottostare. Barletta non fa eccezione e ha fatto propria la disposizione nazionale, andando incontro all’aggiunta relativa alla tassa sui rifiuti in base ai numeri raccolti nei mesi scorsi.
A ciò si aggiungerebbe la diminuzione della percentuale di raccolta differenziata effettuata nel comune di Barletta, causando a sua volta una riduzione del finanziamento regionale a disposizione dell’amministrazione Cannito che dovrà compensare la perdita.
Assume dunque una rilevanza politica ed economica il terzo punto del consiglio comunale del 27 giugno, quello in cui si discuterà l’aumento della TARI. Cannito e Lanotte pronti ad un nuovo capitolo, maggioranza e opposizione ne osservano gli sviluppi.
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