Al Policlinico di Bari sono stati portati a termine tre trapianti di fegato in soli cinque giorni, di cui uno d’urgenza su una paziente con un’epatite fulminante. Diventano quindi 13 da inizio anno.
A eseguirli il nuovo responsabile dell’unità operativa di chirurgia epato-biliare, il professore Francesco Tandoi, giunto all’ospedale universitario barese dell’ospedale Molinette di Torino, uno dei centri specializzati con il più alto volume di attività trapiantologica in Italia.
“Abbiamo effettuato due trapianti di fegato con organi provenienti da donatori pugliesi – spiega – i riceventi sono stati un uomo di 58 anni e una donna di 59 proveniente dalla Calabria. Poi è arrivato un caso in urgenza. Una donna di 56 anni di Taranto con un’epatite fulminante. In 48 ore siamo riusciti ad effettuare il trapianto con un fegato messo a disposizione dal CRT Lazio”.
“Qui a Bari – aggiunge Tandoi – ho trovato una situazione molto fertile, con un team di chirurghi e operatori molto motivato. Lavorare a Torino mi ha dato la possibilità di imparare tanto e ora ho la possibilità di portare qui quel bagaglio tecnico che sicuramente servirà per potenziare questa attività”.
“L’attività trapiantologica è altamente specialistica, richiede un impegno multidisciplinare che solo alcuni centri di eccellenza sono in grado garantire e qui al Policlinico continueremo a fare investimenti per dare una seconda opportunità di vita ai pazienti in lista d’attesa per un trapianto”, conclude il direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria barese, Giovanni Migliore.
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