BARI – Il controllo delle piazze di spaccio di Poggiofranco ha portato negli anni – tra il 2015 e il 2018 – a 17 arresti con relativi sequestri di droga e armi. A distanza di sei anni arrivano le condanne definitive per cinque persone, tutte già coinvolte nell’inchiesta che a giugno del 2020 permise l’esecuzione di dici ordinanze di custodia cautelare.
Le indagini, condotte da Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Bari San Paolo e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, traggono origine dal ferimento di un giovane spacciatore, ritenuto responsabile di aver gestito attività di spaccio di sostanza stupefacente nel territorio barese. Con pedinamenti, intercettazioni ambientali e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, sono stati identificati i presunti autori del ferimento del settembre del 2016 ed è stato accertato che l’azione di fuoco derivava dal dominio delle piazze di spaccio a Poggiofranco. I militari hanno così scoperto l’esistenza di una associazione a delinquere che consolidava il proprio assetto economico con la fornitura di ingenti quantitativi di hashish e marijuana, spacciandola al minuto con ingenti profitti. I carabinieri, a giugno 2028 hanno anche rinvenuto e sequestrato una pistola con relativo munizionamento, provento di furto, e 52 kg di hashish. Le pene inflitte con gli odierni provvedimenti oscillano tra uno e diciotto anni di reclusione.
Agli arresti finiscono: il 41enne Maurizio Larizzi, già in carcere a Secondigliano (Napoli), che dovrà scontare 15 anni e dieci mesi; Giorgio Larizzi, 34 enne, già ai domiciliari, condannato a 14 anni e cinque mesi; Vittorio Russo, classe 1996, un anno di reclusone; Nicola Ratti, 29 anni, condannato a tre anni e tre mesi; il 28enne Federico Tamma, già ai domiciliari, condannato ai domiciliari per due anni e cinque mesi
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