BARI – In concorso tra loro, avrebbero picchiato a sangue un detenuto. Per questo, alle prime ore dell’alba, i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa lo scorso 4 novembre dal GIP del Tribunale di Bari su richiesta del pm, nei confronti di 3 appartenenti al Corpo della Polizia Penitenziaria in servizio presso il carcere di Bari.
Al provvedimento segue anche la “sospensione temporanea” dall’ufficio di appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria nei confronti 6 assistenti, a tre dei quali è stato appunto contestato il reato, tutto da dimostrare, di “tortura in concorso”.
Tortura in concorso: l’indagine
L’indagine, che vede nel complesso 15 indagati, è stata avviata a seguito di una segnalazione della Direzione e del Comando della Polizia Penitenziaria di Bari riferita ad un evento del 27 aprile scorso, quando il personale destinatario delle citate misure, in servizio presso le diverse sezioni del carcere, conseguentemente ad un intervento presso una cella di detenzione, avrebbe infierito, con plurime condotte violente dispiegatesi nell’arco temporale di circa quattro minuti, nei confronti di un detenuto 41enne.
In particolare, a seguito di un intervento presso la cella di detenzione del detenuto, il personale della Polizia Penitenziaria, nel trasferire lo stesso presso la medicheria della struttura, avrebbe picchiato il poveretto, mentre altri agenti lo bloccavano sul pavimento. Altri ancora, durante il presunto pestaggio, non sarebbero intervenuti per bloccare i colleghi.
Inoltre non veniva segnalata alcuna lesione sulla persona del detenuto, poi ricoverato presso l’infermeria della struttura di detenzione immediatamente dopo la violenza subita.
Nel corso dell’intera indagine è stata costante la collaborazione offerta da parte della Direzione dell’Istituto di pena e del Comando della Polizia Penitenziaria.
È importante ribadire che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine alle ipotesi di reato contestate, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
potrebbe interessarti anche
Sequestro per 1,5 milioni di euro, nel mirino due fratelli di Andria
Pd Puglia, esplode il “caso Massafra”
Paura a Brindisi: in fiamme azienda di smaltimento rifiuti
Bari, ospedale covid in Fiera: Lerario e Mercurio rinviati a giudizio
Operazione antidroga a Vieste: sette arresti
Raccolta olive: controlli nel nord barese, irregolarità in 3 aziende