Bari, tassista aggredito a coltellate: 120 punti di sutura

BARI – Un tassista di 34 anni è stato accoltellato ieri sera a Bari mentre stava lavorando. L’uomo è stato ferito al braccio destro, al dorso e al volto, ed è stato trasportato in codice giallo al Policlinico di Bari. La dinamica dell’aggressione, avvenuta intorno alle 20.40, è al vaglio degli inquirenti.

Le ferite riportate dal tassista di 34 anni accoltellato la scorsa notte in via Picone a Bari hanno richiesto – a quanto si apprende – un centinaio di punti di sutura. Secondo quanto ricostruito, intorno alle 20.40 il tassista, che era alla prima settimana di lavoro, avrebbe fatto salire in auto due giovani clienti.

Poco dopo,  uno dei due avrebbe tirato fuori un coltello e avrebbe colpito l’autista al braccio destro, al dorso e anche al volto. I due aggressori sono poi fuggiti, non è chiaro se abbiano preso dei contanti nella disponibilità del tassista.

Il 34enne è stato trasportato al Policlinico ed è stato dimesso questa mattina, intorno alle 5. A bordo del taxi era installata una videocamera che potrebbe aiutare la polizia, che indaga sul caso, a identificare i responsabili. “Questa situazione è stata denunciata più volte, eppure ci è stata rimproverata la scarsa presenza di auto di notte”, dice Alessandro Di Bari, presidente della cooperativa dei tassisti del capoluogo pugliese.

Intanto il sindaco Vito Leccese esprime solidarietà al tassista barese, vittima nella giornata di ieri di una violenta aggressione che avrebbe potuto costargli la vita. “Sono sollevato perché Francesco è stato dimesso dall’ospedale nelle prime ore di questa mattina nonostante le numerose coltellate ricevute, che gli sono costate oltre 120 punti di sutura – commenta il sindaco -. Per fortuna i colpi non hanno lesionato alcun organo vitale, ma resta lo sgomento per un’aggressione efferata e disumana compiuta da un ragazzo e una ragazza, neanche trentenni, arrestati poche ore dopo grazie alle immagini registrate dalla telecamera interna all’autovettura e alla professionalità e celerità delle Forze di Polizia”.

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