BARI – Non bisogna mai abbassare la guardia. È questo il monito che arriva dalle istituzioni durante il dibattito organizzato dai giovani di Zona Franka sul tema ‘Evoluzioni della camorra barese’. Un confronto che ha visto da una parte i giovani studenti, universitari e non, e dall’altra procura, sindacati e amministrazione comunale. L’appuntamento è servito a fare il punto della situazione in città.
Dal dibattito è emerso che la mafia non è solo sparare, incendiare le auto, minacciare ma si manifesta nelle forme più infime e silenziose. Nelle situazioni di crisi economica, la malavita organizzata entra a gamba tesa nell’apparato. “Solo nell’area metropolitana di Bari ci sono 4.600 lavoratori colpiti da queste crisi aziendali”, interviene il segretario della Cgil Bari, Gigia Bucci che continua: “Dietro queste difficoltà il rischio che le famiglie possano cadere nella trappola dell’usura o che le imprese vadano in difficoltà lasciando spazio alla criminalità è alto”. “La città ha fatto tanti passi in avanti rispetto agli anni Ottanta e Novanta – è intervenuto il primo cittadino Antonio Decaro -. Questo è stato possibile grazie a una presa di posizione di coscienza da parte della comunità”.
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