BARI – Stava mangiando e bevendo in un rudere abbandonato di Ceglie del Campo insieme ad alcuni connazionali quando sarebbe raggiunto da tre ragazzini, uno dei quali lo avrebbe ferito mortalmente al petto con un colpo di pistola. Non c’è stato nulla da fare il 38enne indiano che nelle scorse ore è stato assassinato a sangue freddo a Ceglie del Campo, periferia est di Bari davanti agli occhi increduli dei suoi amici.
L’episodio, intorno alle 23 di una sera di fine maggio, in un rudere abbandonato del giardino recintato dell’ospedale abbandonato di Ceglie, in via Vaccarella. Gli agenti della Squadra Mobile, insieme ai i vigili del fuoco, sono intervenuti immediatamente su segnalazione del 118 arrivato sul posto dopo la chiamata di alcuni testimoni. L’extracomunitario era già deceduto quando i sanitari sono arrivati in via Vaccarella.
Una sola ferita al torace gli sarebbe stata fatale. I suoi amici, presenti all’omicidio, avrebbero detto agli inquirenti che a sparare sarebbero stati tre ragazzini. I minori – con tutta probabilità italiani – avrebbero fatto irruzione nell’immobile, e uno di loro avrebbe sparato centrando al petto il 38enne, morto sul colpo.
Secondo quanto ricostruito finora dagli agenti della Mobile di Bari, guidati da Filippo Portoghese e coordinati dal magistrato Matteo Soave, potrebbe essersi trattato di una spedizione punitiva. Ora le indagini si concentrano sulla individuazione e visione delle telecamere di videosorveglianza della zona che nelle prossime ore potrebbero mettere gli agenti della Mobile sulle trecce degli attentatori.
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