Nella mattinata di lunedì 2 settembre, nel carcere minorile di Bari è scoppiata una rissa tra alcuni detenuti. Secondo quanto emerso, i giovani si sarebbero incontrati sulle scale dell’istituto e, dopo un breve scambio di insulti, sono passati alle mani.
Nel tentativo di riportare l’ordine, alcuni agenti di polizia penitenziaria e il direttore dell’istituto sono intervenuti subendo però calci e schiaffi. Nonostante la tensione, nessuno è rimasto ferito e non è stato necessario l’intervento del personale medico. La situazione è ora tornata alla normalità.
Federico Pilagatti, segretario del Sappe, ha espresso preoccupazione per la frequenza di questi episodi, collegandoli a eventi simili avvenuti recentemente a Roma, Torino e Milano. Pilagatti sospetta l’esistenza di una “regia occulta” che mira a destabilizzare le carceri, inclusi gli istituti per minori.
Anche Domenico Mastrulli, segretario del Cosp e presidente Conaip, ha sollevato dubbi sulla natura di questi atti, chiedendosi se si tratti di una forma di dissenso o di una vera emergenza che necessita di un riconoscimento ufficiale.
Il Cosp ha inoltre segnalato un altro episodio di violenza avvenuto nelle scorse ore nello stesso istituto: un detenuto minorenne ha aggredito verbalmente un agente e poi colpito con calci e pugni un assistente capo coordinatore. Nonostante il dolore, il poliziotto ha continuato il proprio turno di lavoro. Il segretario Mastrulli ha riferito che l’incidente è avvenuto alla presenza del comandante di reparto e del direttore del carcere, anch’essi vittime di insulti da parte del detenuto.
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