Mattia Maita è visibilmente preoccupato per la situazione del Bari. E al netto del pareggio ottenuto non fa nulla per nasconderlo: “È normale che chi sta da più tempo come me sta male per questa situazione. Oggi faccio parte di questa squadra e il gruppo dell’anno scorso non era meglio di questo e neppure peggio. Noi siamo uomini, non bamboline. Quando i risultati non vengono tutto diventa più buio. A me da fastidio che questa squadra sia passata per una squadra di scarsi. Non è cosi, noi siamo forti. Abbiamo preparato questa partita con un modulo diverso, con le caratteristiche idonee per i nostri giocatori. Voglio raggiungere questa maledetta salvezza perché questa piazza non merita di essere dove sta ora. Meritiamo qualcosa di diverso”.
Il rendimento deficitario con Iachini ha pesato. Ma non solo: “Se fai solo 2 punti in 8 partite qualcosa che non va c’è. Chiudere in un certo modo le partite è stata una sofferenza. Se sono saltati tanti allenatori in generale ci sarà un motivo no? E poi gli infortuni: Menez e Diaw fanno la differenza. Cambia il mondo. Mancano i punti, avete ragione. Ma malgrado le difficoltà siamo stati sempre la. A livello di fiducia nei risultati qualcosa ci era stata tolta. Non parlo di pressione perché se sei a Bari è normale che ci sia. Non siamo in C. Ora mancano 4 partite dobbiamo impegnarci e chiediamo sostegno. Se andiamo in C ci andiamo tutti. La macchia rimane a vita. E a Cosenza bisogna vincere, in B tutte le partite sono aperte”.
Moduli cambiati non sono mancati, anche il 3-5-2. Ma per Maita non è una questione tattica quella delle difficoltà del Bari: “Non è una questione di modulo ma di risultati. Mentalmente ci hanno distrutto. Ad esempio passare in svantaggio dopo un minuto non è accettabile”.
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